La partita più difficile per chiunque. Un banco di prova probante per testare le velleità di scudetto. L'esito del match del San Paolo non cambierà troppo le convinzioni di Mancini e del suo gruppo, già messo a dura prova dopo il ko con la Fiorentina e serafico anche dopo il successo sulla Roma. Ma l'attesa c'è ed è altissima in ogni caso. Perché quella col Napoli non è mai una partita come le altre e perché si annusa nell'aria la possibilità, dopo anni, di tornare a gustarsi un'Inter finalmente degna del suo nome. Al cospetto, la squadra più in forma d'Italia. 

LA TATTICA – Mancini sorprenderà ancora, comunque vada. Dovesse confermare le scelte più ovvie, ma anche nel caso contrario, ovvero ribaltando di nuovo ogni pronostico di formazione. Potrebbe essere di nuovo il turno della difesa a tre come a Torino o la conferma del 4-4-1-1 granitico con Jovetic dietro Icardi. Oppure, ed è questa la versione per noi più probabile, riproporre il 4-3-3 tutto corsa, polmoni e fantasia visto contro la Roma, rinunciando quindi al punto di riferimento offensivo statico (Icardi) in favore dell'abilità tecnica di un attaccante poliedrico (Jovetic). I sicuri titolari? Al momento sono pochi, al massimo quattro: Handanovic, Miranda, Murillo e Medel. Poi tutti in gioco. Fuori causa Kondogbia, che resta a Milano con Vidic e Santon. 

GLI AVVERSARI – Sarri deve rinunciare a Mertens e Gabbiadini, ma per il resto avrà tutti a disposizione. Rosa al gran completo, quindi, per l'ex allenatore dell'Empoli, che dopo un avvio incerto ha convinto tutti del suo lavoro. Sarà 4-3-3 come al solito, con Higuain al centro dell'attacco e Insigne-Callejon ai suoi lati. In cabina di regia ancora Jorginho, assecondato da Allan e Hamsik. Torna anche la difesa titolare dopo che Koulibaly ha scontato la squalifica contro il Verona. Insomma, il Napoli col vestito più bello al cospetto della capolista. 

DOVE COLPIRE – La difesa azzurra è tutta un'altra storia rispetto a quella al sapor di groviera di Benitez. Sarri ha dato un'identità bella forte anche e soprattutto al pacchetto arretrato, visto che in attacco anche negli anni del tecnico spagnolo tutto o quasi andava a meraviglia. E però anche in un sistema così meticoloso è possibile trovare falle. Soprattutto in velocità, i due centrali restano attaccabili, benché ampiamente più coperti rispetto a prima. Bisognerà saper approfittare, quindi, soprattutto dell'atteggiamento propositivo dei due laterali (Hysaj e Ghoulam), parecchio portati ad offendere e quindi soggetti a scoprire il fianco. 

OCCHI PUNTATI SU... – Medel. Proprio come contro la Roma, il cileno potrebbe di nuovo essere l'ago della bilancia di tutto l'incontro. Mancini potrebbe scegliere nuovamente di mettersi in maniera speculare con l'avversario in quanto a modulo tattico, e allora sarà la fiera degli uno contro uno. Vincere i duelli personali sarà a quel punto la chiave per avere la meglio in un match complicato. Una specialità di casa Medel, che si troverebbe di fronte Jorginho, la mente dei partenopei. Senza dimenticare il lavoro oscuro in fase di raddoppio. 

 

PROBABILI FORMAZIONI:

NAPOLI (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Allan, Jorginho, Hamsik; Callejon, Higuain, Insigne.
Panchina: Gabriel, Rafael, Chiriches, Henrique, Maggio, Strinic, Valdifiori, David Lopez, Chalobah, Dezi, Luperto, El Kaddouri.
Allenatore: Sarri.
Squalificati: nessuno.
Indisponibili: Mertens, Gabbiadini.

INTER (4-3-3): Handanovic; D'Ambrosio, Miranda, Murillo, Juan Jesus; Brozovic, Medel, Guarin; Perisic, Jovetic, Ljajic. 
Panchina: Carrizo, Ranocchia, Nagatomo, Montoya, Telles, Dodò, Felipe Melo, Gnoukouri, Biabiany, Palacio, Icardi, Manaj.
Allenatore: Mancini.
Squalificati: nessuno.
Indisponibili: Vidic, Santon, Kondogbia.

ARBITRO: Orsato.

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 30 novembre 2015 alle 08:00
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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