Derby. Basta la parola per conferire al match di stasera nobiltà e importanza. Non sarà più la stracittadina di vertice, con due squadre top, ma resta in palio l'orgoglio e non solo. Inter e Milan hanno ancora una minima possibilità di raggiungere l'Europa, seppur quella meno nobile, e allora è normale che la partita sia carica di significati al di là delle contingenze negative.

LA TATTICA – Mancini si duole per le squalifiche di Guarin e Brozovic che ne hanno mutilato il centrocampo. Senza i due titolari, il tecnico marchigiano dovrà fare di necessità virtù. Primo dilemma: continuare col rombo o virare su un altro modulo? Si potrebbe ipotizzare il ricorso alla difesa a tre o al 4-2-3-1. Tutto è possibile. Di certo, Hernanes sarà ancora titolare dopo il bel match di Verona. In ascesa le quotazioni di Kovacic, che potrebbe essere piazzato al fianco di Medel nell'eventuale 4-2-3-1. Dietro Icardi, quindi, Shaqiri a destra, il Profeta al centro e Palacio a sinistra.

GLI AVVERSARI – Al contrario di Mancini, Inzaghi può sorridere. C'è abbondanza in ogni reparto in casa rossonera, visti anche i recuperi dei vari acciaccati. Ai box, di fatto, restano solo i lungodegenti. Sarà ancora 4-3-3, schema da cui l'ex attaccante non vuole discostarsi. Altamente probabile la rinuncia alla punta vera, con Destro e Pazzini ancora in panchina. In mezzo al campo, la cerniera sarà composta da De Jong, Poli e Van Ginkel. In dubbio Diego Lopez: in caso di forfait, spazio ad Abbiati.

I PERICOLI – Menez sarà il sorvegliato speciale. Con i suoi strappi e la sua qualità è uno di quei profili in grado di mettere in difficoltà una difesa nerazzurra troppo friabile. Ma attenzione alta anche per Honda e, soprattutto, per Bonaventura, uno che all'Inter ha sempre saputo far male quando vestiva la maglia dell'Atalanta.

DOVE COLPIRE – Proprio come quella di Mancini, anche la difesa di Inzaghi lascia alquanto a desiderare. Nonostante la copertura data dai tre mediani, infatti, i rossoneri soffrono puntualmente in ogni partita, costringendo Diego Lopez agli straordinari. Linea attaccabile anche palla a terra, nonostante la velocità di base dei quattro non sia bassa. La pecca principale del pacchetto arretrato di Inzaghi resta la concentrazione: quando cala l'attenzione, affiorano i pericoli.

OCCHI PUNTATI SU... – Icardi. Maurito va a caccia del primo gol al Milan, finora mai perforato. Con un Palacio finalmente su livelli consoni, anche il numero 9 nerazzurro ne sta beneficiando, sebbene sia stato costante per tutta la stagione pure quando il compagno di reparto era in apnea. Stasera sarà fondamentale l'appoggio sugli attaccanti e, specialmente, la capacità realizzativa dell'ex Samp. Nelle grandi partite sono i grandi attaccanti che fanno la differenza: Mancini spera che oggi sia la volta del suo centravanti.

 

PROBABILI FORMAZIONI:

INTER (4-2-3-1): Handanovic; D'Ambrosio, Ranocchia, Vidic, Juan Jesus; Kovacic, Medel; Shaqiri, Hernanes, Palacio; Icardi.
Panchina: Carrizo, Andreolli, Felipe, Santon, Donkor, Nagatomo, Gnoukouri, Obi, Palazzi, Podolski, Bonazzoli, Puscas.
Allenatore: Mancini.
Squalificati: Guarin (1), Brozovic (1).
Indisponibili: Jonathan, Dodò, Campagnaro, Kuzmanovic.

MILAN (4-3-3): Diego Lopez; Abate, Paletta, Mexes, Antonelli; Poli, De Jong, Van Ginkel; Honda, Menez, Bonaventura.
Panchina: Abbiati, Donnarumma, Bonera, Rami, Alex, Zapata, De Sciglio, Mastalli, Suso, Cerci, Destro, Pazzini.
Allenatore: Inzaghi.
Squalificati: Nessuno.
Indisponibili: Montolivo, El Shaarawy, Mastour, Essien, Agazzi, Zapata.

ARBITRO: Banti.

 

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 19 aprile 2015 alle 08:00
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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