Non ci voleva. Pablo Daniel Osvaldo, che era in odor di titolarità, non è stato nemmeno convocato. L'italo-argentino è in questi giorni vicino alla moglie, colpita da un lutto improvviso. E allora contro la Lazio Roberto Mancini dovrà fare di necessità virtù, visto l'esiguo numero di attaccanti a sua disposizione. Un match delicato, che potrebbe riaprire scenari impensabili fino a qualche settimana fa oppure chiuderli in maniera quasi definitiva, nonostante non sia ancora arrivato il giro di boa.

LA TATTICA – Il tecnico nerazzurro sa di giocarsi tanto in questa sfida e non vuole fallire l'appuntamento casalingo come accaduto con l'Udinese. La fiducia c'è, la squadra è rinvigorita dopo il 2-0 di Verona sul Chievo e intende dare continuità a un cammino fin qui deludente. Senza l'oriundo, coppia obbligata Palacio-Icardi, con Kovacic che partirà presumibilmente ancora alle loro spalle nel 4-3-1-2. Dietro, conferma parziale della difesa vista a Verona, con Nagatomo che dovrebbe far spazio a Dodò sull'out di sinistra. Confermato D'Ambrosio a destra. In mezzo, invece, Medel resta favorito su M'Vila e sarà affiancato da Guarin e Kuzmanovic.

GLI AVVERSARI – Pioli non recupera nessuno dei suoi infortunati. Eppure, nonostante le numerosissime assenze, la Lazio continua a viaggiare a ritmi elevati. Non a caso i biancocelesti sono ormai tra le candidate per il terzo posto. Anche a San Siro mancheranno Gentiletti, Ciani, Braafheid, Pereirinha, Candreva, Ederson e Biglia. Il tecnico laziale sceglierà Ledesma in luogo dell'ex Anderlecht, mentre Klose è in vantaggio su Djordjevic per completare il reparto avanzato con Mauri e Felipe Anderson.

I PERICOLI – Là davanti, la Lazio fa paura. Mauri è tornato a giocare con continuità, Anderson finalmente l'ha trovata e Klose resta un attaccante che può far male a chiunque. Senza dimenticare gli inserimenti letali di Parolo (che torna dopo la squalifica) e quelli di Lulic. Insomma, il pacchetto arretrato nerazzurro sarà chiamato a un esame davvero complicato da superare.

DOVE COLPIRE – Presa in velocità, la difesa laziale può andare in difficoltà. Sarà così che l'Inter dovrà provare a colpire: tocchi rapidi e profondità serrata delle punte. Un gioco che sa fare benissimo Palacio, in netta ripresa. Fondamentale saranno gli inserimenti dei centrocampisti e le illuminazioni di Kovacic, uno che sa come punire con i suggerimenti spacca-difesa. Più complesso provare a segnare su palle aeree: in questa specialità, infatti, sia De Vrij che Cana sono piuttosto imponenti.

OCCHI PUNTATI SU... – Guarin. Il colombiano resta un punto fermo dell'Inter. Lo ha ribadito Mancini in conferenza stampa, regalando fiducia all'ex Porto. Adesso, però, è venuto il momento per il Guaro di dimostrare tutto il suo potenziale. Gioca con continuità e nella sua posizione preferita: altri fallimenti non possono essere accettati. Contro la Lazio ci si aspetta il vero Guarin, quello che annichilisce l'avversario con fisicità e prepotenza.

PROBABILI FORMAZIONI

INTER (4-3-1-2): Handanovic; D'Ambrosio, Ranocchia, Juan Jesus, Dodò; Guarin, Medel, Kuzmanovic, Kovacic; Palacio, Icardi.
Panchina: Carrizo, Berni, Andreolli, Campagnaro, Vidic, Mbaye, Nagatomo, M'Vila, Krhin, Obi, Hernanes, Bonazzoli.
Allenatore: Mancini.
Squalificati: nessuno.
Indisponibili: Jonathan, Osvaldo.

LAZIO (4-3-3): Marchetti; Basta, De Vrij, Cana, Radu; Parolo, Ledesma, Lulic; Felipe Anderson, Djordjevic, Mauri.
Panchina: Berisha, Strakosha, Novaretti, Cavanda, Konko, Onazi, Gonzalez, Cataldi, Keita, Djordjevic.
Allenatore: Pioli.
Squalificati: nessuno.
Indisponibili: Gentiletti, Ciani, Braafheid, Pereirinha, Candreva, Ederson, Biglia.

ARBITRO: Tagliavento.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 21 dicembre 2014 alle 08:00
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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