Bella intervista della Gazzetta dello Sport ad Antonio Percassi, patron dell'Atalanta, che svela anche qualche retroscena interessante in chiave Inter.

Presidente Percassi, l’Atalanta è alla pari con l’Inter e davanti al Milan. Le gerarchie in Lombardia sono cambiate?
"Di notte mi sveglio all’improvviso, un pizzicotto sulla pancia e poi mi chiedo: “Sarà tutto vero?”. Poi per strada avverto l’entusiasmo dei tifosi e mi rendo conto che stiamo facendo qualcosa di incredibile".

Domenica c’è il Palermo. All’andata la sconfitta interna con i rosanero stava dando una svolta pericolosa alla stagione e alla panchina di Gasperini. E poi in pochi giorni è cambiato tutto.
"E poi... Gasperini ha avuto un coraggio incredibile, è stato un leone. Ha vinto a Pescara col Crotone e col Napoli è girata la stagione. Alla vigilia del Napoli seguo a Zingonia la rifinitura e vedo Conti, Caldara, Gagliardini e Petagna nella squadra titolare. A fine seduta chiedo: “Mister ma sono solo prove?”. E lui: “No, giocheremo così”. Una notte terribile, non ci dormo sopra. La domenica, più passano i minuti e più mettiamo in difficoltà il Napoli, allora guardo mio figlio Luca e gli dico: “Ma che partita stiamo facendo?”".

Caldara e Gagliardini: affaroni.
"L’operazione Caldara è stata conveniente per tutti: starà ancora un anno con noi, maturerà e sarà pronto per la Juve. Intanto già contro Belotti e Borriello l’ho visto fisicamente pronto, deciso. Cedere Gagliardini credo che sia stato doveroso: a certe cifre un club come l’Atalanta non può dire no e l’Inter ha preso il miglior centrocampista italiano dei prossimi dieci anni. Peraltro l’affare Gagliardini, chiuso da Luca con Steven Zhang, darà vita a una collaborazione extracalcistica in Cina con Suning".

E la chiamata di Berlusconi?
"Mi aveva chiesto di tenere bloccati sia Caldara sia Gagliardini. Io gli ho detto: “Sì, ma fai in fretta”. Poi però quando si è reso conto di non poter chiudere l’operazione si è fatto da parte".

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 08 febbraio 2017 alle 10:41 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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