L'ex ad dell'Inter, Ernesto Paolillo, ha parlato a Sportitalia dei giovani scuola nerazzurra che stanno facendo bene a Livorno, scherzando col direttore degli amaranto Capozucca: "La partenza è merito loro? Se penso ai giovani che hanno preso, per cui stravedo, penso possano fare anche meglio. Penso a Benassi, Mbaye e soprattutto Duncan".

Si passa poi a parlare di Benitez, un pallino dell'ex dirigente nerazzurro: "All'Inter ho stimato molto Benitez, ma è arrivato nel momento sbagliato. Dopo Mou sarebbe stato difficilissimo per tutti. Lui è un grande allenatore e lo dimostrerà a Napoli. Sono felice di vederlo in testa. Non ha avuto acquisti? Era il primo anno di osservazione della Uefa per il Financial Fair Play. Si era vinto tutto e c'erano costi maggiori per gli stipendi. La scelta è stata tra qualche aumento di ingaggio e una cessione che avrebbe permesso degli acquisti. Non era però possibile vendere senza far irritare molto i tifosi. Benitez ha pagato anche questo...".

Si passa poi a parlare di Thohir, con Paolillo primo a portare l'Inter in tournèe in Indonesia: "All'epoca avevamo studiato di andare lì perché hanno 260 milioni di abitanti e sono una economia in espansione. Le squadre devono andare dove il Pil è in crescita. Siamo andati anche in Cina e avrei portato l'Inter in India, ma non ho fatto in tempo. Thohir si è interessato già allora? Posso dire che i tifosi importanti erano sempre presenti agli eventi di marketing. I contatti sono però avvenuti quando avevo già lasciato l'Inter e non so altro. Operazione politica? No credo si parli soprattutto di marketing. Lì il calcio è in grande ascesa e per chi fa questa operazione può essere un grande affare. Se poi il tutto andrà in porto lo vedremo. Ora andranno avanti a valutare i pro e contro e alla fine Moratti deciderà, ma non solo per il suo interesse. Tiene molto all'Inter ed è un suo pregio essere il primo tifoso nerazzurro". 

Sui vantaggi di un cambio di proprietà ha aggiunto: "Per il bene di una società è giusto che ciclicamente ci siano cambi di proprietà, con nuovi capitali. Poi sono convinto che prima o poi debba avvenire una fusione tra Inter e Milan, sarebbe la scelta economicamente migliore. Si perderebbero le emozioni? Ci sarebbe una sola grande squadra a competere a livello mondiale. Le tifoserie sono più amiche che tra Roma e Lazio, per fare un esempio, e sarebbe più facile. Un giorno illustrerò i vantaggi per i tifosi e per i bilanci della ipotetica squadra, ma per ora siamo solo a livello puramente teorico".

Chisura ancora sui giovani, marchio di fabbrica nella gestione all'Inter, colma di vittorie: "Il futuro sono loro e dispiace che non vengano lanciati in Italia. Il Livorno sta facendo una grande opera, ma in generale c'è poca voglia di farlo. Poi un dato preoccupante è quello che vede l'Italia come ultima nelle spese per l'educazione dei giovani tra le cinque potenze europee. Questo è importante per la crescita caratteriale dei ragazzi".

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 17 settembre 2013 alle 00:01
Autore: Luca Pessina / Twitter: @LucaPess90
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