Dopo la conferenza stampa d'esordio di Luciano Spalletti nel ritiro dell'Inter a Riscone di Brunico, è il turno del primo acquisto ufficiale della nuova stagione. A presentarsi alla stampa è Daniele Padelli, che ha firmato per i nerazzurri dopo la fine del contratto con il Torino. FcInterNews.it è sul posto e propone le parole del portiere.

Cosa vol dire essere all'Inter, tu che ne sei tifoso?
"Un sogno che diventa realtà, addirittura da piccolo avevo sostituito la mia faccia a quella di Pagliuca su una figurina, ve la faccio vedere per farvi capire cosa voglia dire per me essere qui".

Quando si è concretizzata questa opportunità? Hai rifiutato posti da titolare?
"Nel mondo del calcio nessuno ha il posto da titolare, avevo altre offerte ma da un po' si parlava con l'Inter e per me è stato un orgoglio ricevere una proposta simile. Per me è un'occasione unica".

Che prime sensazioni hai di Spalletti?
"La carica che ha dentro, il fatto che ha ben chiaro di dover riportare l'Inter ad alti livelli. Farà di tutto per portarci in alto e noi dovremo metterci molto più di lui".

A 32 anni un portiere che valutazioni fa?
"Io sono qui per dare il massimo sempre, come se dovessi giocare. Non ci saranno grossi problemi, oltre a essere un lavoro è la mia passione. Il portiere è un ruolo particolare, devi sempre allenarti bene".

In questi primi giorni di cosa avete parlato di più nello spogliatoio? Dell'obiettivo Champions?
"Non parlerei più di obiettivo, adesso è presto. Si sa che questa è una stagione molto importante per riportare l'Inter dove merita di stare".

Cosa ti ha impressionato di più di Spalletti? Che clima si respira?
"E' un allenatore preparato e lo dicono i risultati. Ha ben chiaro l'obiettivo da raggiungere, sta tentando di inculcarlo nella squadra. L'importante è remare tutti dalla stessa parte".

Come ti sei lasciato col Torino?
"Mi sono lasciato molto bene con l'ambiente granata, è stata una parte importante della mia vita. E' stato un trasferimento emozionante".

Cosa pensi di Handanovic?
"Samir è un ragazzo serio, uno con la testa sulle spalle che lavora al massimo e i risultati si meritano. E' uno dei top d'Europa e per me è un piacere lavorare con lui, per imparare tanto come a Udine".

Sei uno dei pochi italiani, hai pensato anche a questo dall'esterno?
"Non credo che faccia grande differenza, italiani o stranieri bisogna capire subito cos'è l'Inter e il campionato italiano. Un italiano è più facilitato, ma ho trovato tanti giocatori intelligenti e si può fare bene".

Hai ricevuto offerte da squadre per fare da titolare, qui fai il vice.
"Ho avuto qualche richiesta, nessuno ti assicura il posto. Ci si gioca il posto ovunque, soprattutto per un portiere. L'Inter è stata un'occasione troppo importante e non me la sono sentita di rifiutare".

Da fuori che idee ti sei fatto delle difficoltà della squadra?
"Nelle ultime stagioni c'è stato qualcosa che non andava, l'Inter non merita queste posizioni. Ma da fuori è complicato poter giudicare. Vedevo dei cali di tensione, non so, però mi spiaceva molto".

FcIN: hai conosciuto qualcuno della nuova proprietà? Chi ti ha colpito dei nuovi giovani?
"Sì, ho conosciuto il figlio del presidente, era con noi. Dei ragazzi, oltre ad Handanovic che mi stupisce sempre di più, penso ce ne siano molto validi. Quelli aggregati dalla Primavera hanno ottenuto ottimi risultati e possono darci una mano".

Spalletti ha detto che dovete restituirgli la Champions, vi sentite pronti?
"Dobbiamo essere pronti, lavorare per riportare l'Inter in alto".

Che differenze hai trovato dal punto di vista degli allenamenti tra Torino e Inter?
"Posso solo parlare bene del preparatore che avevo a Torino, mi ha aiutato tanto. Qui ho trovato Bonaiuti, che cura i minimi dettagli, anche solo l'inclinazione del piede. Tutte cose che ti fanno migliorare, anche di 2 centimetri di spinta. Ci sarà tempo e modo per migliorare".

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 08 luglio 2017 alle 16:17 / Fonte: Dagli inviati
Autore: Redazione FcInterNews.it
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