Nilton esce allo scoperto. Nel corso di una lunga intervista rilasciata ai microfoni de Il Corriere dello Sport, il roccioso centrocampista del Cruzeiro ha ammesso di sognare l'Inter e la maglia nerazzurra che fu del Fenomeno Ronaldo. Ecco, nel dettaglio, le parole del brasiliano.

Nilton, come ci si sente ad essere in questo momento uno dei centrocampisti brasiliani più corteggiati dai club europei?
"Sono sincero, in questo momento guardo poco i giornali e le notizie su Internet perché il momento della stagione è molto importante per il Cruzeiro. Abbiamo la finale di ritorno del campionato mineiro e vogliamo vincerla".
All’andata avete pareggiato 1-1 sul campo dell’Atletico Mineiro, in uno degli stadi che ospiteranno il Mondiale.
"E’ stata una partita difficile perché il loro stadio è molto caldo e ai nostri tifosi avevano riservato solo il 10 per cento dei biglietti. L’Atletico Mineiro è una squadra forte e ci ha impegnato. Il pareggio, però, ci consente di avere a disposizione nel match di ritorno (domenica, ndr) due risultati su tre".
Molti adesso dicono che siete voi i favoriti.
"Non mi fido perché l’Atletico Mineiro ha Ronaldinho e altri giocatori importanti. Noi però vogliamo toglierci delle soddisfazioni anche quest’anno dopo aver conquistato il Brasileirao 2013. Alzare un altro trofeo sarebbe il massimo, ma ci teniamo a far bene anche nella Libertadores".
Dove lei è stato squalificato per tre partite.
"Sono costretto a fare il tifo per i miei compagni, ma sono convinto che faremo bene e passeremo il turno (pronostico azzeccato: poche ore dopo la nostra chiacchierata il Cruzeiro ha battuto 3-0 i peruviani del Garcilaso, ndr)".
Potete vincere la Libertadores?
"Sarebbe un sogno, ma pensiamo a una partita alla volta. Adesso abbiamo la finale del campionato statale. Giocare con la maglia del Cruzeiro per me è molto bello: mi sono tolto grandi soddisfazioni e altre spero di togliermene in futuro".
Non sembrano le parole di un giocatore pronto a lasciare il Brasile la prossima estate.
"Non ho mai detto che me ne andrò a luglio. Sogno di giocare in una grande squadra europea, ma non è detto che succeda tra qualche mese. Con il Cruzeiro ho un altro anno e mezzo di contratto e potrei andare in Europa anche nel 2015. Nei prossimi mesi deciderò se rinnovare il contratto oppure no, ma adesso voglio pensare solo al campo, a far bene con la mia squadra".
Eppure anche lei in Brasile avrà letto che l’Inter e diverse altre squadre europee tra le quali il Lille, il Siviglia e il Valencia la seguono con interesse.
"Sì, ma ho già passato la stessa situazione un anno fa. Anche allora si parlava di diversi club pronti ad acquistarmi dopo che avevamo vinto il Brasileirao eppure sono rimasto al Cruzeiro".
Chi l’ha cercata?
"I nomi delle squadre non ve li dico, ma erano formazioni italiane, spagnole e francesi".
E la prossima estate come finirà?
"Non lo so. Per il momento ci sono voci. Il mio procuratore, Wagner Ribeiro, si occupa della vicenda e non mi ha ancora detto niente. Vuol dire che non c’è niente di concreto...".
In Italia si parla di una trattativa ben avviata per il suo arrivo all’Inter e di una clausola per l’Europa da 5-6 milioni presente nel suo contratto che i nerazzurri sarebbero disposti a pagare.
"Tutti conoscono l’Inter, una delle più grandi squadre italiane ed europee. Lì ha giocato anche Ronaldo, il Fenomeno, un fuoriclasse che è stato un idolo per tutti i brasiliani. L’Inter è un grande club e tanti miei connazionali si sono tolti soddisfazioni a Milano, ma è successo anche a quelli che sono stati a Roma".
Tra i brasiliani che militano in Serie A chi conosce?
"Taddei e Maicon della Roma ed Hernanes dell’Inter. Contro di lui ho giocato quando era nel San Paolo e io nel Corinthians. E’ un grande centrocampista".
Sembra molto informato sul nostro campionato.
"In tv guardo molte partite della Premier League inglese, della Liga spagnola e della Serie A. Il vostro è un torneo diverso da quello brasiliano: ci sono giocatori molto tecnici e grande equilibrio in campo. Sento dire che il vostro calcio è in crisi, ma a me sembra sempre bello, competitivo e appassionante. Non c’è una partita dal risultato scontato e ogni incontro è una battaglia. Mi piacerebbe in futuro misurarmi con una realtà del genere. Credo che la A mi permetterebbe di crescere e di migliorarmi".
Lei come si descriverebbe come centrocampista?
"Le mie caratteristiche principali sono l’aggressività, la forza fisica e la corsa. Credo di essere bravo in fase di copertura, ma anche capace di lanciare e di inserirmi in zona gol. Lo scorso anno nel campionato che abbiamo vinto qualche rete l’ho segnata. Anche di testa... Sono alto 1 metro e 85 centimetri e mi piace andare a saltare in area avversaria sui calci piazzati".
Chi è il più forte centrocampista centrale al mondo?
"A me piace tanto Busquets per come abbina la fase di impostazione a quella di interdizione".
Il suo idolo da bambino invece chi era?
"Zidane. Aveva una classe...".
Zidane ha deliziato i tifosi italiani. Un giorno la Serie A sarà anche il suo campionato?
"Perché no? Tanti brasiliani che sono venuti in Italia hanno avuto una carriera importante e la Serie A è stata una tappa importante della loro carriera. Penso tra gli altri al mio compagno Julio Baptista. Magari succederà così anche a me, ma adesso non conosco il mio futuro. Spero solo di giocare a calcio ancora per tanti anni perché questo sport è la mia vita".
Cosa le ha detto Baptista dell’Italia?
"Che Roma è molto bella, ma che gli è piaciuta anche Milano".
Quindi se la chiamasse la Roma o l’Inter...
"Sono un giocatore del Cruzeiro. Non mi fate fare certi discorsi (sorride, ndr). Voglio vincere ancora qui, in Brasile, e poi ripetermi in Europa dove si gioca un calcio di un altro livello".
Magari Julio Baptista potrebbe iniziare a insegnarle qualche parola d’italiano...
"Qualche parola la capisco perché ho qualche amico che lo parla. L’italiano non mi sembra difficile come lingua e poi mastico qualche parola di spagnolo... Sono uno che impara in fretta".
Giocare in Europa magari le darebbe anche la possibilità di conquistare una maglia della Selecao dove non è mai stato chiamato nonostante stia facendo bene nel Cruzeiro.
"Disputare i Mondiali con il Brasile è il sogno di tutti e non sono differente rispetto agli altri. Lavoro ogni giorno per migliorare, per meritarmi una chiamata in nazionale. Se continuerò a crescere sento che un giorno avrò il mio spazio, la mia opportunità. Mi rendo però conto che la concorrenza è tanta perché nella Selecao ci sono tanti giocatori di notevole qualità, campioni che hanno vinto tanto. Devo saper aspettare il mio momento, ma sono convinto che arriverà".

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 11 aprile 2014 alle 08:00 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Redazione FcInterNews.it
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