Dopo il deludente pareggio contro la Macedonia, l’Italia di Giampiero Ventura soffre ma conquista una vittoria pesante in Albania che gli consente di strappare il pass da testa di serie in vista dei playoff per i Mondiali 2018. Contro la squadra di Christian Panucci arrivano anche segnali a tinte nerazzurre, dato che a decidere il match è Antonio Candreva, che al 73’ ha il merito di sbloccare la partita e regalare 3 punti importanti alla selezione azzurra. Luciano Spalletti prende minuziosamente appunti in vista del derby contro il Milan di domenica sera, con tre nerazzurri lanciati dal 1’ dal ct della Nazionale: da Gagliardini confermato al fianco di Parolo passando per il man of the match al posto di Verdi, fino ad arrivare all'inserimento di Eder al fianco di Immobile.

GAGLIARDINI 6 – Fa infuriare Ventura con un rischioso passaggio in orizzontale al 15’ e lascia a Bonucci i compiti di impostazione. Cinque giri di orologio dopo riprende fiducia pennellando una deliziosa verticalizzazione per Immobile, che si fa però ipnotizzare da Berisha. Spesso marcato in fase di possesso (con particolare attenzione da Sadiku), si concentra sul fraseggio corto - anche se sono pochi gli scambi con il compagno di reparto Parolo - e sul recupero di palloni sporchi, compito che gli riesce meglio e che dimostra di saper fare bene. Aiuta Spinazzola raddoppiando generosamente su Roshi e garantisce fisicità al centrocampo, come dimostrano i pochi duelli aerei persi nell’arco dei 90’. Può fare di più, ma la sua utilità non è in discussione. Passi in avanti rispetto alla partita di Torino. 

CANDREVA 6,5 – Avvio positivo per l'esterno azzurro, che alterna corsa e inserimenti ad intelligenti movimenti a stringere verso l’interno, che creano spazi per Darmian. Trova qualche difficoltà nell’uno contro uno con Agolli e i suoi cross raramente giungono a destinazione, complici anche i pochi movimenti dei compagni in area di rigore. Sembra pian piano spegnersi con il passare del tempo, i tentativi sono timidi e le sue giocate non incidono. Nel momento che conta, però, esce dal letargo e si dimostra un killer rapace: raccoglie il bel cross di Spinazzola dalla sinistra e spara sotto la traversa, con rabbia, il pallone che scaccia via gli incubi azzurri e regala una vittoria fondamentale all'Italia. Rilanciando l'entusiasmo in vista del derby. Partita in cui, peraltro, è già riuscito a mettere il timbro. Il piede destro è caldo e l'ha dimostrato. Spalletti spera sia di buon auspicio.

EDER 5,5 – Ventura gli mette indosso le vesti di spalla di Immobile nel 4-2-4, dove ha anche il compito di abbassarsi di qualche metro in fase di non possesso. L’intesa tra i due è più che da affinare, tanto che i primi 25’ sono fatti di corsa a vuoto, qualche sponda e totale assenza di partecipazione attiva alla manovra. Quando attacca la profondità, però, dà sempre l’impressione di poter far male. Come dimostrano l’azione del rapido uno-due con Insigne che lo porta a scoccare il destro da fuori che si spegne sul fondo prima, e la progressione che fa reclamare un rigore agli azzurri per il tocco di mano di Veseli poi. Complessivamente propositivo e volenteroso, sbaglia spesso e volentieri tempi e modi della giocata decisiva, dando l’impressione che le gambe non abbiano intenzione di rispondere ai comandi della testa. La voglia di fare non manca di certo. Da ritrovare, invece, la smarrita incisività. Caratteristica di rilevante importanza per un attaccante. 

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 10 ottobre 2017 alle 14:13
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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