I cinesi hanno comprato la maggioranza dell’Inter ma per adesso il vecchio management resta al suo posto. E soprattutto, Erick Thohir, riconfermato presidente del club nerazzurro, si è assicurato un enorme potere di veto. Questo il retroscena svelato da La Stampa relativo al nuovo statuto di F.C. Internazionale deliberato ieri, dal quale emerge che l’indonesiano potrà opporsi a tutta una serie di operazioni fin quando deterrà almeno il 10% delle quote societarie nerazzurre. Per adesso è al 31,05% e quindi c’è ancora tempo per incidere. Ad oggi, si legge, i cinesi mettono la liquidità, mentre i dirigenti che c’erano continueranno a prendere decisioni. L’attuale amministratore delegato Michael Bolingbroke, ad esempio, ha già detto a Roberto Mancini che dovrà continuare a parlare con lui in tema di esborsi per giocatori da inserire in rosa. In quanto a Massimo Moratti, l'ex presidente ha accettato di fare da consulente, proponendo giocatori e facendo sentire la sua voce quando sarà il caso.

Ulteriori dettagli vengono forniti da Calcioefinanza.it, che spiega: "Chiunque avrà almeno il 10% delle azioni potrà opporre il veto, ad esempio, sull’approvazione del budget e del business plan; su investimenti e disinvestimenti (extra budget) superiori a 5 milioni di euro; sulle nomine dei dirigenti e sulle posizioni debitorie. Fino a quando – si legge nell’articolo 10.5 dello statuto – secondo le risultanze del libro soci vi siano azionisti (…) che detengano una percentuale di azioni pari almeno al 10% del capitale sociale, per la valida assunzione di qualsivoglia deliberazione e decisione relativa a qualsivoglia delle materie” contenute negli articoli 9.9d (che regola anche la maggioranza qualificata in assemblea) e 10.5.4 dello statuto “sono richiesti la presenza e il voto favorevole di tutti gli amministratori". Nel novero di queste operazioni rientrano alcune opzioni poco probabili come la messa in liquidazione volontaria dell’Inter ma altre che, invece, potrebbero essere all’ordine del giorno in futuro come gli aumenti di capitale. Il veto riguarda anche il possibile cambio di nome o logo del club. In più, servirà l’ok di tutti per “qualsiasi operazione effettuata con Suning holding group, o sue parti correlate, di importi superiori, su base annua, al 7,5% dei ricavi complessivi” dell’Inter.

 

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 29 giugno 2016 alle 22:02
Autore: Redazione FcInterNews.it
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