Allenamenti con la Primavera di mister Stefano Vecchi pronti-via, prime sedute con Roberto Mancini poi. Con l'amichevole contro il Galatasaray storia recente, in cui è stato impiegato da titolare in coppia con l'altro neo arrivo Jeison Murillo. Questi sono i primi capitoli nella Milano interista di João Miranda de Souza Filho, difensore centrale brasiliano arrivato dall'Atletico Madrid nelle scorse settimane con l'obiettivo di diventare in poco tempo il leader della retroguardia interista.

In attesa di ulteriori test, prima dell'arrivo delle partite ufficiali, il classe '84 di Paranavaí viene presentato alla stampa, con le sue parole riprese dall'inviato di FcInterNews.

Esordisce il direttore generale Marco Fassone (presente anche il direttore sportivo Piero Ausilio): "Ben ritrovati a Riscone di Brunico. Siamo qui oggi per dare il benvenuto a Miranda, sperando possa essere una stagione di successi. Sia per lui che per la squadra".

Hai fatto una scelta importante lasciando l'Atletico Madrid per venire a Milano.
"Non è stato difficile, perché l'Inter è un grande club. Rappresenta una nuova sfida lavorativa per me".

L'anno scorso l'Inter ha avuto dei problemi difensivi: come pensi di poter aiutare la squadra?
"Sono stato preso proprio per questo, per migliorare la difesa. Una squadra è fatta dall'attacco, dal centrocampo e dalla difesa: io voglio dare il mio contributo".

Sembra che in questo gruppo manchi un leader: sei pronto per diventarlo?
"La nostra difesa è nuova e dobbiamo ancora conoscerci. Dobbiamo cercare di essere sempre compatti, ma la cosa più importante è che ci sia grande dialogo tra di noi".

La squadra può già lottare per vincere?
"Il nostro obiettivo è quello di vincere e avere una rosa con la mentalità vincente. La Champions League è il primo obiettivo, poi vedremo".

Perché hai scelto il numero 25?
"La scelta è stata casuale, io giocavo con il 23 e il 25 era il primo disponibile".

Qual è la tua idea su Felipe Melo?
"Felipe Melo è un grande giocatore, ha sempre fatto parte della Nazionale brasiliana e abbiamo giocato insieme proprio in verdeoro. Sarebbe un grande acquisto".

Con Godin formavate una grande coppia: pensi si possa replicare all'Inter con i tuoi nuovi compagni?
"I giocatori sono differenti, all'Inter è diverso. Qui c'è comunque una grande difesa, ma molto dipenderà da noi e dal lavoro che faremo insieme. Conterà molto giocare insieme".

Il fatto di aver subito tanti gol in amichevole rappresenta già un problema?
"Stiamo lavorando e ci stiamo allenando. Subire dei gol in pre-season ci può stare, non è un problema. Stiamo lavorando per risolvere proprio questo".

FcIN - Hai lavorato con Simeone e ora lo farai con Mancini: quali sono le differenze tra i due?
"Sono allenatori e persone diverse, credo sia difficile paragonarli. Uno è più difensivo, mentre l'altro è più offensivo".

FcIN - Per caratteristiche, con quale dei tuoi compagni di reparto pensi di poterti trovare meglio?
"Difficile esprimersi al momento, sono tutti grandi giocatori e ottimi atleti. Ci stiamo conoscendo e stiamo lavorando".

Che ambiente hai trovato?
"Ho trovato una grande squadra, con grande voglia di vincere. C'è ottimismo e il morale è molto alto".

Quanto ha influito Mancini nella tua scelta?
"Certo, ha influito. Una grande squadra deve avere un grande allenatore. E Mancini lo è certamente".

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 04 agosto 2015 alle 12:32 / Fonte: Trentino-Alto Adige - Dall'inviato a Riscone di Brunico (BZ)
Autore: Francesco Fontana / Twitter: @fontafrancesco1
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