Beh, non che ci volesse 'a zinghera, come dicono dalle parti del centro Italia, ma certamente non tutti si aspettavano l'esplosione immediata del feeling tra Gary Medel e l'Inter, intesa in maniera totale. Magie di Kovacic, gol di Icardi, smitragliate di Osvaldo, discese di Dodò: tutto spaziale contro il Sassuolo. Ma le ovazioni più convinte del pubblico del Meazza, ieri, sono state per questo mediano cileno, già cuore del centrocampo nerazzurro.

NON SOLO PITBULL - Eh già, perché l'ex Boca Juniors ha messo in campo tutto il suo repertorio, dall'artiglieria pesante alle lucide aperture. Ridimensionando il soprannome di 'pitbull', che gli si addice solo in parte. Chi non lo conosceva bene, poteva pensare a un medianaccio solo buono per fare legna e coprire le spalle ai due qualitativi del centrocampo di Mazzarri. Invece, Medel è un giocatore eclettico, tanto bravo nel recuperare un pallone, quando abile nella sua gestione. E poi è polivalente: a centrocampo, può giocare ovunque, così come in difesa. In carriera è stato impiegato con ottimi risultati anche come terzino, centrale di difesa in una linea a 4 o a 3 e anche esterno di metà campo.

PAROLA DI KOVACIC - Insomma, un acquisto voluto a tutti i costi e adesso tutti hanno capito il perché. Meriti enormi riconosciuti subito dai compagni, se è vero che già nell'intervallo Mateo Kovacic dichiarava come le sue e le altre sgroppate offensive erano possibili grazie all'abnegazione e all'intelligenza tattica del cileno. Avere le spalle coperte da uno così, chiaramente, ti garantisce maggior raggio d'azione e maggior tranquillità anche nel momento di provare una giocata estrosa.

TUTTI CONQUISTATI - La San Siro nerazzurra è stata letteralmente conquistata dalla partita di Medel. Mazzarri e Ausilio, invece, lo erano già da tempo. Occhio lungo e operazione ineccepibile. Si corre troppo? Guardando il curriculum del buon Gary, non c'era alcun rischio di rimanere fregati all'apertura del pacco regalo arrivato dal Galles. 

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 15 settembre 2014 alle 11:30
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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