Alla vigilia di Inter-Saint-Etienne, terzo match del girone F di Europa League e occasione ghiotta per i nerazzurri di mettere una seria ipoteca sul primo posto, Walter Mazzarri si concede alla stampa per la consueta conferenza pre-gara, al fianco di Nemanja Vidic. FcInterNews.it è al centro sportivo 'Angelo Moratti' di Appiano Gentile e vi propone le parole dell'allenatore.

Come affronterete questa partita? Avete visto i filmati del Saint-Etienne?
"Lo abbiamo studiato, sta facendo un ottimo campionato in Francia, campionato con squadre importanti. E' una squadra da rispettare come altre di un certo livello".

Cosa le rievoca il grande Saint-Etienne degli anni '70?
"Ricordi un po' lontani, ma è un club prestigioso. La partita per noi è stimolante, vogliamo continuare a fare ciò che abbiamo mostrato contro il Napoli. I risultati sono figli di episodi, ma io voglio vedere un certo atteggiamento tattico e psicologico da chi scende in campo".

L'hanno sorpresa le parole di Moratti? Vi siete sentiti?
"Sono concentrato sul Saint-Etienne e non ho tempo di pensare ad altro, di rispondere. Non ho altro da dire, faccio come ho sempre fatto sin da quando sono qui, voglio che i giocatori messi a mia disposizione rendano al massimo e crescano".

Ci sono 4 partite in 10 giorni, come gestirà Icardi e Palacio? Ci sarà spazio per Bonazzoli?
"Questo occupa i miei pensieri. Non è facile in emergenza gestire tante partite ogni 2 o 3 giorni. Abbiamo poco tempo per recuperare, è un bell'interrogativo. Con i giocatori stessi deciderò le rotazioni, non le chiamo turn over, in base a chi avrò a disposizione. Già domani dovrò considerare questo fattore, è importante".

Intervenendo su una domanda a Vidic, Mazzarri spiega: "Vidic è un giocatore che alleno e deve rispondere l'allenatore per quello che avviene in campo. Sta facendo un grandissimo campionato con qualche errore che può capitare, indipendentemente dal tipo di difesa. Alcuni gli hanno addebitato la colpa del gol di Callejon, io dico che ha fatto un intervento da combattente in una zona in cui di testa predomina, ha avuto la sfortuna di un rimpallo sfavorevole. L'errore è di chi non era nella zona dell'attaccante. Non è una colpa di Vidic, lui era dove doveva essere. Lo dico per chi analizza le partite in modo superficiale mettendo la croce addosso a chi non ha colpe".

La squadra è con te, hai mai avuto dubbi? La prestazione contro il Napoli risponde ai fischi?
"Neanche sfiorava i miei pensieri, non ho bisogno di una pratita per trarre una concliusione. La squadra è con me, anche durante prestazioni non buone. I fischi, se sono rivolti al sottoscritto prima della partita, non li sento perché sono dentro. Quando entro mi interessa solo che i fischi non tolgano motivazioni ai miei giocatori. Non li vorrei perché non aiutano a battere l'avversario. Per il resto, non mi sfiorano".

Diceva che il campionato francese è alla pari di quello italiano. Perché?
"Se ci guardiamo a largo raggio, da italiano confronto il mio campionato di una volta con altre nazioni. C'è un avvicinamento di tante realtà al notro calcio. Quello francese, e ricordo il PSG che compete con i migliori club europei e ha battuto il Barcellona, è in crescita. Nel campionato stesso il PSG non primeggia lasciando 100 punti di distacco alla seconda, ergo il campionato è migliorato. Anche vedendo il Saint-Etienne si capisce che tipo di squadre giocano in Francia e le difficoltà che possono creare alle italiane".

Che partita ha visto del Saint-Etienne e cosa temete di più?
"L'ho visto nel girone di Europa League, ha fatto partite importanti. Ha valori tecnici, è organizzato e lo rispettiamo".

Sabato ha detto che contro il Napoli l'Inter doveva lottare per un posto in Champions. Cosa ti ha fatto capire questa partita?
"Io credo che una volta recuperati gli infortunati e che la condizione atletica ritorna a essere ottimale, come visto contro una grande come il Napoli, noi ce la possiamo giocare con tutti. Il difficile è trovare la continuità, partire sempre come fatto domenica scorsa. Quest'anno lo abbiamo fatto spesso, contro Sassuolo e Atalanta. Il primo tempo contro il Napoli è quello che vorrei vedere sempre. Dovessimo riuscirci potremmo essere competitivi e lottare per il terzo posto. Lottare non significa arrivarci con sicurezza, ma poter essere tra chi ci prova".

Cos'è cambiato tra le due sconfitte e Inter-Napoli, per avere una squadra più attenta? C'è una situazione ambientale particolare, è stata generata da un suo comportamento o scelta sbagliati o altro?
"Ci sarà tempo e modo per rispondere a tutti, ora devo pensare alla squadra. Un allenatore deve aspettare il momento giusto, ora non lo è. Devo dare tutte le mie energie al gruppo, l'ho fatto sempre. Devo pensare solo a questo. Per fare prestazioni come quella col Napoli bisogna essere al top fisico, i problemi sono chiari, la società li conosce. Con i pochi giocatori con cui ho lavorato durante la sosta si è visto un cambio di tendenza. In questo momento ogni mia frase viene strumentalizzata in negativo, per questo evito di parlare a volte. Penso solo a portare la squadra ai risultati, il resto lo tengo internamente con i dirigenti. Abbiamo tutto chiaro e con tutte le nostre forze cercheremo di dare soddisfazioni ai tifosi".

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 22 ottobre 2014 alle 14:02 / Fonte: Dall'inviato Luca Pessina
Autore: Redazione FcInterNews.it
vedi letture
Print