''A Palermo non abbiamo giocato come sappiamo e non voglio sentire alibi per il caldo. Dobbiamo sempre stare sul pezzo. Crediamo in quello che facciamo: preferisco crescere anche rischiando ma mostrando sempre ferocia, voglia e mentalità''. Questo il pensiero di Walter Mazzarri espresso ieri alla squadra come racconta la Gazzetta dello Sport. Il tecnico livornese non accetta scuse per le ombre viste a Palermo e ha parlato chiaro ai suoi: testa al campo e al lavoro, unica ricetta per raggiungere il massimo.

CALDO INFERNALE - ''Un concetto, quello dell’osare, piaciuto alla squadra. Che però ha spiegato come davvero fosse andata in asfissia già nel riscaldamento per un caldo umido e più in generale delle condizioni atmosferiche diversissime da quelle trovate non solo a Kiev - con rientro venerdì all’alba che non ha certo aiutato - ma anche ad Appiano. Curioso che tra i più stanchi a fine gara ci fossero dei guerrieri come Nagatomo e Medel, che a Kiev non c’erano. Vero che faceva caldo anche per gli avversari, ma in quel clima il Palermo s’allena ogni giorno. Ma Mazzarri sa pure che l’anno scorso una gara iniziata in quel modo l’Inter l’avrebbe persa 3-0 e che nelle 6 uscite stagionali i suoi hanno sempre tenuto il pallino, a parte qualche spezzone di gara'', si legge sulla rosea.

CLUB INFASTIDITO - Nessun alibi, ma il club non è contento della direzione di gara di Valeri e dei suoi assistenti. Il malumore trapela da Appiano Gentile, seppur senza esternazioni pubbliche al di là di qualche frase a fine gara durante le interviste. Dopo due trasferte, infatti, il saldo è già negativo. A Torino, un penalty inesistente per la squadra di casa e un rosso a Vidic per un'incomprensione; a Palermo, un gol annullato ingiustamente per un offside stra-passivo di D'Ambrosio. 

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 23 settembre 2014 alle 08:28 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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