La lingua italiana presenta a volte dei termini che all’apparenza possono apparire come sinonimi ma che nella sostanza indicano due concetti quasi diametralmente opposti. Prendiamo ad esempio i termini efficacia ed efficienza: a prima vista, sembrano due parole dal significato simile nella forma, ma nel concreto esprimono due realtà diverse.  L'efficacia indica la capacità di raggiungere a prescindere l'obiettivo prefissato, mentre il concetto di efficienza risulta più ampio e dettagliato: accoglie in sé anche l'abilità di raggiungere il proprio scopo impiegando le risorse minime indispensabili. Due cose differenti che però non si escludono a vicenda, e anzi una può includere benissimo l’altra, con il risultato di sublimare perfettamente questa idea.

Tutti sanno cosa ha passato la scorsa stagione Mauro Icardi: il giovane attaccante prelevato dalla Sampdoria, per il quale l’Inter ha compiuto un investimento corposo tra comproprietà e riscatto della seconda metà del cartellino dal club blucerchiato, ha vissuto momenti difficili a causa della pubalgia che lo ha tenuto fuori causa per lungo tempo. Ciononostante, soprattutto a inizio stagione quando è stato chiamato in causa ha saputo incidere trovando anche la via del gol come ad esempio nei match contro Juventus e Cagliari, che però non hanno fruttato i tre punti alla squadra di Walter Mazzarri. Ma quando i problemi fisici sono stati risolti, eccolo trasformarsi in un’autentica arma letale: reti pesantissime, a partire da quella siglata a Firenze contro i viola passando per le doppiette contro Sampdoria e Lazio, e traccia indelebile sulla stagione interista. Il tutto senza nemmeno avere troppe occasioni utili durante le partite.

In cosa Mauro Icardi va inserito nel discorso efficacia-efficienza? Presto detto: basta dare un’occhiata ai numeri. Quelli offerti dal blog Lastatistica, il primo nel suo genere di statistica applicata al calcio, che sintetizzano più di ogni altra cosa il grande valore tecnico di Maurito. Il compaesano di Lionel Messi ha chiuso la scorsa stagione con 9 gol tirando 12 volte nello specchio, con una percentuale ‘monstre’ del 75%, e con 40 conclusioni complessive. In queste prime due giornate, Icardi è partito con 3 reti su 5 tiri rivolti al bersaglio e 10 complessivi. Il 60% di precisione sui tiri in porta, che anche se ottenuto in una sola partita, quella col Sassuolo, è un dato che indica chiaramente come il rosarino sia partito sulla falsariga dello scorso anno. E soprattutto, spiega bene come Mauro Icardi sintetizzi al meglio i concetti di efficacia ed efficienza nella sua persona.

Icardi bomber micidiale, archetipo dell’evoluzione del ruolo di prima punta: un giocatore che ha un istinto del gol innato quasi quanto quello del suo grande ispiratore, Gabriel Batistuta, con ancora ampissimi margini di miglioramento considerata la giovane età. Un attaccante che come si trova davanti al portiere, questi si deve fare il segno della croce perché, dati alla mano, tre volte su quattro il suo tiro è una sentenza. Maurito ha tutto per essere un fuoriclasse del presente e del futuro, anche se forse manca l’ultimo step: quello di saper fare reparto da solo. Perché la sua clamorosa efficacia ancora fatica a combinarsi con l’altrettanto incredibile efficienza quando non riesce a essere un punto d’appoggio sul quale sollevare il mondo. Le cose più belle, sin qui, Icardi le ha fatte vedere quando ha avuto un compagno come Pablo Osvaldo pronto ad appoggiarlo e a svariare con lui sul fronte offensivo: quando questa spalla è venuta meno, come ad esempio a Torino, l’argentino ha denunciato ancora qualche limite (complici, va detto, anche le scarse assistenze da dietro). Limabile, senza dubbio, col tempo.

Nel frattempo, Mazzarri e tutta l’Inter si coccolano il proprio gioiello, intorno al quale costruire le proprie fortune negli anni a venire. Constatando inoltre che al gradino di sotto, in Primavera, oltre a Federico Bonazzoli scalpita il cavallino di razza romeno George Puscas, già nove reti in sole tre giornate di campionato, bottino che sarebbe già buono su un intero campionato ma che a questo punto diventa straordinario. Insomma, c’è una miniera lì davanti.

 

Sezione: Copertina / Data: Sab 20 settembre 2014 alle 21:30
Autore: Christian Liotta
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