Marco Materazzi e l'emozione della Champions League alzata sotto il cielo di Madrid. Ospite nel salotto di 'Dimmi Quando' su Deejay TV, lo storico 23 nerazzurro ricorda il momento dell'esultanza dopo il 2-0 inflitto in finale al Bayern: "È stata un'emozione soprattutto da interista, e io lo sono diventato proprio perché mancava la coppa dalle grandi orecchie. Ho iniziato vincendo le cose più belle, poi ho preso tutto quello che avanzava. Di solito si fa il contrario, invece io ho avuto questa fortuna e quella era l'ultima coppa importante che mi mancava".

A Matrix viene mostrata anche una foto delle celebrazioni con Mourinho: "Come facevo a sollevarlo? Lui è piccolo e lì era leggiadro come le farfalle qui dietro (indica le decorazioni a muro, ndr). Volava perché aveva ottenuto qualcosa di veramente importante". Quanto sono serviti in carriera talento e impegno? "Al 90% contano impegno, fame, voglia e il fatto che tu sia venuto dalla strada. Chi viene dalla strada difficilmente poi ricade". Parola di Matrix.

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 18 aprile 2014 alle 23:45
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
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