L'ad nerazzurro Beppe Marotta ha parlato a Sky Sport dopo il traguardo della seconda stella: "Un obiettivo che cercavamo. Le dediche principali vanno a Zhang, con il quale ieri eravamo in collegamento video. L'abbiamo sentito ieri e stasera, poi ai nostri splendidi tifosi. Giusto passare i meriti: in primis al leader Inzaghi, poi a tutti i miei colleghi, Ausilio, Baccin, Zanetti e tutte le aree della società che hanno supportato questo raggiungimento dello straordinario traguardo che è la seconda stella. Volevamo ottenerlo, ci siamo riusciti. Sono emozionato e contento, è straordinario. Devo dire che questo è un ciclo, non abbiamo raggiunto il massimo. Abbiamo creato un modello, valorizzandolo. Il leader è Inzaghi, l'abbiamo sempre supportato standogli vicino anche nei momenti di difficoltà. Questa è la nostra forza, ilf atto di avere uno zoccolo duro di italiani che è senso di appartenenza. Sono arrivati dodici giocatori da altre società, c'è un contagio del gruppo storico che riesce a inculcare la mentalità nerazzurra. Anche oggi abbiamo finito con il coltello tra i denti".

Qual è la situazione dei rinnovi?
"Per Lautaro e Inzaghi non ci saranno problemi, hanno grande voglia di continuare con noi e sarà obbligatorio arrivare alle conclusioni. Per quanto mi riguarda sono contentissimo di essere all'Inter, vado avanti finché le forze e lo stress me lo permetteranno".

Non sarà semplice confermarsi l'anno prossimo.
"La difficoltà assoluta sarà riconfermarsi, dovremo ripartire con grandissima umiltà senza fare rivoluzioni. Dobbiamo mantenere un concetto di sostenibilità, dando un occhio all'aspetto bilancistico. Credo che tutte le squadre italiane non possano sperperare i soldi. Con Ausilio e Baccin riusciamo a fare questo, credo che i tifosi debbano essere fiduciosi. Noi abbiamo un livello d'esperienza alto, gestire i momenti facili non è stato semplice. Soprattutto la cultura dell'invidia e altre situazioni, dobbiamo farci scivolare addosso le insinuazioni".

Quali sono stati gli ingredienti segreti di quest'anno?
"Siamo riusciti a chiuderci a riccio, evitando anche i giudizi lesivi per la nostra reputazione. Io, Ausilio e Baccin ci occupiamo di mercato, ma non ci allarmiamo mai quando ci sono partenze importanti, come quelle di Hakimi e Lukaku, sostituiti degnamente con coraggio di agire e rischiare. Queste sono caratteristiche molto positive".

Cosa serve per migliorare il percorso europeo?
"La Champions è un torneo ed è fatta anche di circostanze favorevoli, quest'anno avremmo potuto fare meglio ma ci siamo persi a Madrid. Lì dobbiamo migliorare, qualcosa ci è mancato. Il nostro modello deve trovare nella Champions la giusta determinazione. Più sull'aspetto della mentalità che non quello tattico e agonistico. Lì Inzaghi è davvero molto bravo".

Cosa c'è di vero sulle voci societarie che vedrebbero l'accordo per un nuovo rifinanziamento con Pimco?
"Con Steven abbiamo parlato non in modo molto diffuso, la sua intenzione è continuare al vertice della società. Questo è il dato di fatto più importante. Da parte sua c'è la volontà di proseguire e la determinazione di farlo. Siamo certi che non cambia nulla: andremo avanti con il nostro modello. Tutte le squadre italiane devono essere brave con coraggio e competenza a fare le cose giuste. La proprietà quanto prima dirà quello che succederà. Con Steven parlo spesso e c'è la grande volontà e tranquillità di continuare. Ma sono comunque loro comunicazioni, giusto le facciano loro. Condividiamo tutte le scelte di Zhang, che ci ha fatto lavorare con grande tranquillità e questa virtù è soddisfacente per portare a compimento il lavoro".

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 22 aprile 2024 alle 23:45
Autore: Niccolò Anfosso
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