Il ko incassato nell'ultimo minuto di recupero della sfida contro il Torino allunga il distacco dell'Inter dai posti validi per l'accesso all'Europa. Dopo la prima giornata di ritorno per i nerazzurri e Mancini è già tempo di bilanci. La forbice dalla zona coppe si è ulteriormente allargata e se per agganciare il treno per l'Europa League sarà necessario recuperare almeno sette punti, per il terzo posto i punti di distacco sono al momento otto (potenzialmente dieci se il Napoli dovesse battere il Genoa nel posticipo di lunedì).

Dati a prima vista preoccupanti anche quelli che mettono a confronto il rendimento della squadra prima e dopo l'arrivo dell'allenatore jesino. Come riporta La Gazzetta dello Sport dalla sua versione on-line, "nelle undici partite di quest'anno in A alla guida dell'Inter, Walter Mazzarri aveva collezionato 16 punti, con una media di 1,45 punti a partita. Nelle nove panchine fin qui disputate con Mancini, Mancini ha fatto peggio: solo 10 punti, 1,1 periodico a partita. L'Inter di Mazzarri segnava anche mediamente di più (1,54 reti a partita) e subiva meno gol (1,27), con uno score totale di 17 realizzazioni a favore e 14 contro. La media gol di Mancini è invece in perfetta parità: 12 gol fatti e 12 subiti, una media di 1,3 a partita, anche se in alcune gare si è apprezzata una mentalità più aperta nella ricerca del risultato".

Gli obiettivi però non mutano perché l'Inter continuerà a puntare sul Mancio: "Nei numeri dunque il piatto piange e l'Inter di Mancini fin qui non è diversa da quella che era costata l'esonero a Mazzarri. Ma il percorso intrapreso con Mancini è a lunga scadenza e l'obiettivo è sì salire in classifica presto ma anche impostare un lavoro che dia frutti nel tempo. Non a caso la dirigenza sta cercando di accontentare l'allenatore nelle richieste di mercato portando a Milano pedine espressamente richieste come Shaqiri, Podolski e, ultimo, Brozovic. Delusione certo, come è normale che sia, ma nessun dramma o processo in società, Mancini gode della massima fiducia, semmai cresce la convinzione che per risalire servirà forse più tempo del previsto".

L'ottimismo è dettato dalle parole dello stesso tecnico a fine match: "La squadra ha fatto una buona partita, meritavamo di vincere e siamo sulla strada giusta. Sono convinto che entreremo in Champions League. Non so come o per quale via, ma la centreremo".

 

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 25 gennaio 2015 alle 21:56 / Fonte: La Gazzetta dello Sport
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
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