È tempo di derby a Milano: domani sera (stadio 'Giuseppe Meazza', kick-off ore 20.45) Inter e Milan si sfideranno per la 31a giornata del campionato di Serie A davanti al pubblico delle grandi occasioni. Nonostante la stagione non particolarmente felice per le due squadre, infatti, la Scala del Calcio presenterà più di 71.000 tifosi e non è da escludere a questo punto il sold out.

Prima che il campo diventi l'assoluto protagonista, come ogni giornata di vigilia il tecnico nerazzurro Roberto Mancini analizza la gara del week-end di campionato, con le sue dichiarazioni riprese dall'inviato di FcInterNews.

E' la prima volta che gioca un derby così 'povero': quanto vale questo match?
"Il derby è una partita importante indipendentemente, anche se rispetto agli altri anni è un po' più povero. Per quanto ci riguarda, deve essere una base per un grande rilancio".

La vittoria di Verona cosa ha portato oltre ai tre punti?
"Mi spiace che non possa confermare la squadra di Verona per via delle squalifiche, ma quelli che giocheranno faranno bene, sperando di continuare sulla linea di settimana scorsa".

Che idea si è fatto degli episodi di Cagliari e dei messaggi contro Pallotta?
"Non conosco quello che è accaduto a Cagliari, ma tutti dobbiamo andare nella stessa direzione. Bisogna divertirsi in questo sport".

Il derby servirà anche per le scelte future?
"Chiaramente il mercato dipenderà da molte cose, è difficile esprimersi in questo momento".

Si aspettava di più da Shaqiri?
"Ci sta un calo da parte sua. I giocatori che sono arrivati a gennaio saranno molto importanti per la prossima stagione, a volte ci aspettiamo subito troppo dai nuovi arrivi. Ci stanno le difficoltà".

Il derby, a livello di atmosfera, è lo stesso di prima?
"I giocatori sentono il derby, come tutte le partite importanti. Per quanto riguarda me, prima di addormentarmi pensavo a come poter far gol il giorno dopo. Prima c'era più tensione, oggi ci sono molte più partite e per questo manca tale aspetto".

Prima c'era più passione?
"Il mondo si evolve e cambia tutto. Noi siamo stati fortunati, nei miei anni c'erano tantissimi campioni, ma giocare a calcio resta la cosa più bella del mondo".

Il pubblico sarà quello delle grandi occasioni: tradirlo sarebbe veramente brutto...
"Tutti noi vorremmo vincere sempre, sperando di far contenti i tifosi che vengono a vederci, oltre che le persone che lavorano nel club. Purtroppo questo a volte non capita, ma non vuol dire che vengano traditi i tifosi. Anche l'atteggiamento conta, ma a volte anche questo viene meno. Sono ragazzi e ci sta lo sbaglio. Inter-Milan resta una partita di calcio".

Inter-Milan: chi ha più da perdere?
"Noi giochiamo in casa, quindi sarebbe più grave perdere per noi. Loro giocano fuoricasa. La situazione, però, è molto simile".

Che voto daresti alla stagione?
"Speravo che l'Inter potesse arrivare più in alto, magari in corsa anche per un titolo. A tratti il voto è negativo".

Gnoukouri potrebbe giocare: come prepara un ragazzo a una partita del genere?
"I ragazzi non hanno pressione quando giocano, vedremo se sarà impiegato. Se i giovani sono bravi possono avere più spazio in questa ultima parte di stagione".

Possibile vedere Medel impiegato come mezzala?
"Certo, anche Gnoukouri può fare quel ruolo".

Chi arriva al meglio tra Inter e Milan? Crescono i rimpianti per l'eliminazione in Europa League dopo la vittoria del Napoli contro il Wolfsburg?
"Credo la situazione sia la medesima. Il Napoli ha giocato come noi all'andata, ma le partite nascono in un modo e finiscono in un altro. Il Napoli non ha sbagliato, noi sì".

Come si spiega la differenza di rendimento tra casa e trasferta?
"Giocare a Milano non è facile, c'è pressione mentre fuoricasa soffriamo di meno. Dobbiamo cercare di sistemare le cose, perché giocare davanti ai nostri tifosi deve diventare una forza".

Gnoukouri è pronto per scendere in campo dal 1'?
"Il ragazzo mi sembra molto tranquillo e non mi sembra che soffra la pressione. Ma è giovane e nessuno può sapere quale sarebbe il suo impatto sul match".

Qual è la situazione di Nagatomo e Kovacic? Cosa pensa di Honda?
"Non è giapponese Kovacic (risata generale, ndi). Il Milan ha qualche difficoltà, ma stanno crescendo. Honda è un buon giocatore, lo seguivo quando giocava in Russia. Su Kovacic, invece, non cambio idea: ha grandi qualità ma deve dimostrarle. Nagatomo ama correre, non ha giocato solamente per problemi fisici e per una condizione in ritardo. Non può giocare 90' in questo momento".

FcIN - Il 4-3-1-2 con Juan Jesus terzino può essere riproposto? Kuzmanovic è arruolabile almeno per la panchina?
"Kuzmanovic si è allenato solo due giorni e non credo possa venire neanche in panchina. Il suo braccio è ancora dolorante, ma vedremo oggi. Juan Jesus deve solo essere concentrato, può giocare sia in mezzo che a sinistra. Ha fatto bene a Genova e Verona, meno bene contro il Parma e ha avuto delle difficoltà. Il modulo non conta, è importante l'atteggiamento della squadra. I ragazzi non devono sbagliare l'impatto".

Può essere la chance di Podolski?
"Il discorso di Lukas è simile a quello di Shaqiri. Ha giocato tanto, pensavamo potesse segnare qualche gol importante. Lui è molto serio, ma non so se domani scenderà in campo".

Che effetto le fa vedere Cerci come avversario? Il derby può essere l'ultimo 'treno' per l'Europa League?
"Cerci poteva venire da noi al Manchester City, poi le cose cambiarono. Ha qualità e ha fatto benissimo l'anno scorso, ha bisogno di tempo per ambientarsi. Per quanto riguarda l'Europa League, invece, c'è distanza dalle altre e molto dipenderà da quelle che stanno davanti. Sarebbe inutile parlarne ora".

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 18 aprile 2015 alle 14:49 / Fonte: Appiano Gentile (CO) - Dagli inviati al centro sportivo Angelo Moratti Francesco Fontana e Gianluca Scudieri
Autore: Francesco Fontana / Twitter: @fontafrancesco1
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