Al 63' della partita di ieri tra Inter e Juventus Davide Santon si fa male ed è costretto a chiedere il cambio. Dalla panchina Luciano Spalletti non fa alzare Nagatomo, come forse tutti si aspettavano, ma Dalbert. Il brasiliano, scelto a sorpresa, si rende protagonista di una buona mezz'ora, che può cambiare la sua prima stagione in nerazzurro. 

Arrivato all'Inter dopo una trattativa lunghissima per oltre 20 milioni dal Nizza, fino ad adesso Dalbert è stato poco più di un oggetto misterioso. Inizialmente non ritenuto pronto, soprattutto dal punto di vista difensivo, Spalletti gli ha preferito sin da subito Nagatomo, meno offensivo ma più puntuale e preciso nel fare quello di cui l'allenatore aveva bisogno: dare solidità al reparto difensivo. Per Dalbert solo qualche scampolo di partita, dove ha mostrato di avere sicuramente un buon passo, ma anche una certa timidezza, soprattutto a livello offensivo, che non ha convinto. Questo lo ha portato a 7 partite consecutive in panchina, nelle quali non ha collezionato neanche un minuto. La sua età però, 24 anni, e il prezzo del suo cartellino non posso relegarlo ad un ruolo di riserva: Spalletti in queste settimane ha continuamente lavorato sul giocatore, indottrinandolo su cosa voglia dire fare una diagonale come si deve. Le qualità poi del giocatore possono essere molto importanti per questa Inter: avere un terzino di piede mancino, capace di garantire continue sovrapposizioni con qualità, può essere un'arma in più per la squadra. Né Nagatomo né tantomeno Santon hanno infatti nelle corde quella spinta e quella fantasia offensiva che nei terzini moderni è fondamentale. Dalbert ha corsa e qualità per servire da sinistra cross, esattamente come succede sulla corsia opposta con D'Ambrosio. 

Nei suoi trenta minuti scarsi contro la Juve, Dalbert ha fatto vedere qualche passo avanti: in un momento dove la squadra stava soffrendo, soprattutto per la spinta di Cuadrado, il brasiliano si è applicato con attenzione. In alcune occasioni il suo posizionamento non è stato impeccabile, ma la sua entrata ha creato qualche fastidio in più al colombiano, che ha dovuto giocare conscio di avere davanti un avversario capace anche di offendere e non solo di difendere, come invece accadeva con Santon. Dopo l'ingresso positivo contro il Chievo, sul 5-0 tutto è più semplice, la partita di ieri deve dare fiducia a Dalbert. Stima che evidentemente prova per lui Spalletti, tanto da sceglierlo in un momento chiave della partita più importante della stagione fino a questo momento. Anche lui sui social sembra essere sempre più dentro il mondo nerazzurro, tanto da esultare per la buona prestazione e per il risultato finale. Santon e Nagatomo garantiscono ancora maggiori garanzie, ma Dalbert è pronto a prendersi l'Inter nel girone di ritorno. 

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 10 dicembre 2017 alle 19:43
Autore: Matteo Serra / Twitter: @MattSerra5
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