Il rapporto tra la pubblicità che gira attorno al suo nome e i minuti in campo, è talmente impari che diventa superfluo ricordarlo, ma finalmente martedì, negli ottavia di Coppa Italia contro il Bologna, il mondo Inter ha avuto per la prima volta la possibilità di esporre un giudizio su Gabigol, senza doversi affidare ai numeri della sua breve carriera o sulle varie dicerie di chi ha avuto in sorte di vederlo giocare. Pioli gli ha concesso 71 minuti e sono stati abbastanza per intravvedere un giocatore che può avere un ruolo preciso in questa Inter. 

ALA MANCINA - Gabriel Barbosa è mancino ma gioca a destra; incarna le caratteristiche dell'ala offensiva moderna, quella che, per intenderci, non ha interesse nell'andare sul fondo e crossare ma predilige accentrarsi per poi andare al tiro in porta o, al massimo, premiare un inserimento dei compagni. I giocatori esterni dell'Inter non hanno queste caratteristiche, e ciò può diventare un vantaggio per il giovane brasiliano. Candreva infatti è un destro che gioca a destra, e ha come obiettivo primo quello di trovare il traversone vincente per Icardi; non a caso è il miglior crossatore del campionato. E' pur vero che da quando è arrivato Pioli spesso o volentieri ha iniziato a diventare più attivo anche nelle zone centrali del campo, ma il suo è un movimento senza palla, non una percussione con la sfera al piede. Quando liberato, sposta il pallone o calcia in porta: l'intento di Pioli è quello di metterlo in condizioni migliori per punire gli avversari, cosa che riesce più difficile se giocasse costantemente con i piedi sulla linea laterale, come faceva con De Boer. Dall'altro lato gioca Perisic, un altro caso singolare nel mondo degli esterni offensivi. Il croato è sì mancino, ma non gradisce giocare a destra, nonostante sia praticamente ambidestro. A Perisic piace ricevere la palla e puntare l'avversario in velocità, con quel passo sopra e allungo mancino che ormai i tifosi dell'Inter hanno bene imparato a conoscere. Non avendo problemi ad usare entrambi i piedi, spesso può accentrarsi per tentare il tiro, ma il suo è un movimento rapido e improvviso che vuole sorprendere il diretto avversario. Perisic sposta il pallone e calcia, come nel gol del 2-1 contro il Chievo. 

Gabigol contro il Bologna ha dimostrato di avere nelle sue corde la giocata ad accentrarsi per poi vedere tutto il campo e giostrare la manovra offensiva che manca a tutte le altri ali della rosa. Non rientra per calciare subito come Perisic, ma il moviemento è finalizzato a puntare l'uomo per creare la superiorità numerica. Spesso martedì lo abbiamo visto mettere in scena questo fondamentale, nonosante poi abbia sbagliato più volte la scelta decisiva, anche per una eccesiva voglia di mettersi in mostra, come in occasione del tentato colpo di tacco per D'Ambrosio, azione da cui è partito poi il contropiede che ha portato al 2-1 del Bologna. Gabigol ha mostrato una buona indole a ripiegare in fase difensiva, anche perché molto spronato da Pioli che lo ha praticamente "marcato" a uomo per tutti i suoi 71 minuti di gioco.Deve migliorare ancora tanto fisiciamente, per assumere definitivamente una velocità congrua al calcio europeo, e tecnicamente, per comprendere le dinamiche di gioco della Serie A, che sono ben diverse da quelle del Brasilerao. Per adesso è solo una partita, ma è almeno un passo in avanti rispetto al grande punto di domanda che verteva su di lui fino a martedì. Un giocatore che può avere un ruolo, anche se per adesso solo da comprimario, in questa Inter.  

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 20 gennaio 2017 alle 18:00
Autore: Matteo Serra / Twitter: @MattSerra5
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