“Quali sono le intenzioni reali di Suning? Come può una proprietà così lontana agire davvero per il bene dell’Inter? Cosa accade realmente in Cina?” Ogni tifoso nerazzurro che si rispetti, scettico o ottimista che sia, si sarà posto almeno una volta questa domanda. Una questione lecita. Le risposte arrivano con i risultati. Con il calciomercato, che almeno in questa sessione sta facendo sognare i tifosi. E con “Un mister in Cina”. Il libro scritto da Simone Togna, con la prefazione di Francesco Toldo, la postfazione di Benoit Cauet, edito da Urbone Publishing (di seguito il link per acquistare una copia del manoscritto direttamente dalla casa editrice: http://www.urbone.eu/obchod/un-mister-in-cina) che racconta il percorso lavorativo di Kevin Cauet all’Inter Academy direttamente dal Paese Asiatico. In esclusiva per FcInterNews.it le parole del giovane mister transalpino.

Da dove nasce l’idea di “Un mister in Cina”?
“Dalla volontà di raccontare la mia esperienza dall’altra parte del mondo. Per un’avventura tanto appagante quanto eccitante. Emergono tutti quelli aspetti, anche e in particolare extracalcistici, che raccontano tutte le sfaccettature dell’universo Suning”.

Si nota come davvero siano stati effettuati importanti investimenti anche nel Paese Asiatico…
“Esattamente. Io, insieme ad altri colleghi, sono stato chiamato per portare avanti il concetto dell’Inter Academy direttamente dalla Cina. Si capisce come Suning voglia costruire delle basi importanti anche a casa sua. La fame di calcio in Cina è in costante crescita. C’è voglia di pallone. Di migliorare. E quale miglior scelta se non quella di puntare anche sui bambini?”

Tu che hai vissuto in prima persona l’ascesa di Suning cosa pensi?
“Parliamo di un gruppo solido. Serio. Che sta facendo le cose nel modo giusto. Tengono veramente al bene dell’Inter. Lo si nota con un primo lavoro, interno, per modernizzare il club in tutti vari settori. Poi continueranno a investire per rafforzare l’aspetto campo. Sia in Cina che nella prima squadra a Milano. Non a caso il progetto delle Inter Academy prosegue in gran parte del globo”.

Quali sono state le maggiori difficoltà nell’allenare i ragazzi dell’Inter Academy?
“Arrivi in un Paese diverso e quindi è importante capire, in modo rapido, come adattarsi al modus vivendi locale, alla cultura e alla mentalità. Questi ragazzi cinesi sono cresciuti impostati, in un certo modo. Ci sono certi aspetti che vanno in conflitto con il nostro modo di vedere il calcio ma soprattutto nel modo di comportarci. E’ importante prendersi il tempo per entrare in questi meccanismi, cosi da poter trasmettere a loro insegnamenti calcistici e valori umani diversi”.

Questo vale per gli atleti cinesi ma anche per quelli italiani e di tutto il mondo…
“È vero. Ma in Cina poi c’erano anche complicazioni logistiche che poi leggerete nel libro. Posso però tranquillamente dire che la passione per il calcio è la lingua internazionale che rappresenta il fattore comune di tutti i miei atleti”.

Cosa ti è rimasto di quest’avventura?
“Mi ha arricchito in tutto. Sia dal punto di vista umano che professionale. E poi adesso ho un libro che potrò leggere quando sarò vecchio per rivivere e non far mai sbiadire queste emozionanti ricordi che conservo dentro di me”.

Perché consiglieresti l’acquisto di “Un mister in Cina”?
“Semplice. Tutti i tifosi nerazzurri, e non, vorranno documentarsi e sapere di più sulla propria squadra. E iniziare dalle basi mi sembrerebbe un ottimo approccio per farlo. Poi nel libro non si parla solo di calcio, c’è anche tanta sociologia e antropologia. Proprio perché emergono tutte quelle peculiarità di un mondo lontano che magari possono essere spiegate nel dettaglio solo da chi ha vissuto in prima persona questo tipo di esperienza. E alla fine, ne sono convinto, ci saranno zero dubbi su Suning.".

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Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 01 luglio 2018 alle 15:02
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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