Era il 18 marzo, a Barcellona, quando prima della partita tra Manchester City e blaugrana Stevan Jovetic aveva aperto a un possibile futuro all'Inter: "Non si sa mai". Poche parole, molto abbottonate, che però tradivano la volontà del montenegrino di cambiare aria, possibilmente tornando in Italia dove è diventato un big con la maglia della Fiorentina. Un trasferimento che poteva avvenire la scorsa estate, come ammesso dal diesse Piero Ausilio: "Il giocatore era del City ma l'idea era di concludere l'affare. Poi c'è stato l'infortunio di Negredo, i piani sono cambiati e il City ci ha telefonato per dirci che non lo cedeva. Lui ha il profilo che stiamo cercando, non è giovanissimo però è nel pieno della maturità e ha voglia di riscattarsi". Quanto basta per confermare un nuovo tentativo per giugno.

In effetti, l'estate scorsa l'ex viola è stato davvero vicino ai nerazzurri. Il discorso era andato avanti a lungo e c'erano tutte le condizioni per portarlo a conclusione, con la formula del prestito con diritto di riscatto. L'unica plausibile in una campagna acquisti autofinanziata. Non è un mistero che il classe '90 del City sia un pallino della dirigenza nerazzurra e anche con Roberto Mancini il discorso non è cambiato. Per questo sono ripresi i contatti tra le parti, compreso l'entourage dell'attaccante che vedrebbe di buon grado un ritorno in Italia dopo l'esperienza infelice in Inghilterra. C'è però una difficoltà non da poco da superare, il momento dei Citizens e i dubbi sul futuro.

A Manchester, sponda skyblue, il destino di Mauricio Pellegrini pare segnato. La stagione fallimentare porterà a un avvicendamento in panchina e il favorito per la prossima stagione è Jurgen Klopp, che ha appena annunciato l'addio al Borussia Dortmund. Chiaro che con un cambio di guida tecnica le gerarchie della rosa saranno rimescolate e anche i giocatori in partenza potrebbero veder mutare le proprie prospettive. Lo stesso Jovetic, che con Pellegrini non sarebbe mai rimasto (brucia ancora l'esclusione dalla lista Champions), se venisse convinto dal nuovo manager potrebbe anche restare a Manchester. Per questo l'Inter ha fretta di portare avanti i discorsi, contando soprattutto sul malcontento del ragazzo in un ambiente che non lo ha mai apprezzato a dovere.

Il montenegrino è, almeno mediaticamente, nella lista dei partenti sicuri, così come Yaya Touré. Il bisogno di una rivoluzione è forte nella dirigenza dei Citizens, soprattutto per mettersi alle spalle questa stagione avara di soddisfazioni che potrebbe persino concludersi senza un piazzamento Champions. Normale che la piazza si aspetti novità importanti, ma ai nuovi innesti bisogna comunque fare spazio ed è probabile che il nuovo manager abbia già una lista personale per la campagna acquisti. Ausilio conta proprio sul momento caotico e sull'esigenza di ricambio degli inglesi per sferrare l'attacco decisivo, possibilmente prima che a Manchester torni l'equilibrio e si rischi di andare a vuoto come la scorsa estate.

Ovviamente, le condizioni finanziarie dell'operazione dovrebbero essere le stesse sul piatto nel luglio 2014 (da capire la valutazione fatta dai Citizens), anche perché senza Champions, e Ausilio lo ha ribadito, sarà una campagna acquisti autofinanziata. Sicuramente Stevan Jovetic gradisce l'Inter, il suo assenso era arrivato già circa un anno fa prima di questa stagione a dir poco negativa a livello personale. Per questo l'Inter è ancora convinta di poter riaprire il discorso interrottosi a suo tempo, al fine di regalare a Mancini un giocatore eclettico e di valore come il montenegrino, in grado di fare la differenza nel calcio italiano come ha ampiamente dimostrato. Ad oggi, interpretando i segnali del mercato, è lui il favorito nella sostituzione di Lukas Podolski, che a giugno tornerà a Londra per fine prestito. La Premier riprende, la Premier restituisce. Almeno questa è la speranza a Milano.

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 17 aprile 2015 alle 08:30
Autore: Redazione FcInterNews.it
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