Tutti i graduati dell'Inter entro oggi saranno a Nanchino, sede del Suning Commerce Group. Sul tavolo la ratifica dell'accordo, per il quale è già stata approntata una bozza. E così comincerà anche ufficialmente l'era cinese per il club nerazzurro. Lunedì, come noto, dovrebbe essere il giorno della conferenza stampa in cui verrà chiarito ogni aspetto.

"Lo scenario più probabile prevede che Massimo Moratti ceda per intero la sua fetta del 29,5% uscendo definitivamente dall’Inter dopo 21 anni e che Thohir riduca la sua partecipazione dal 70% al 30% - sottolinea la Gazzetta dello Sport -. In una successiva fase, nel giro di alcuni mesi, i cinesi salirebbero al 100% rilevando il 30% residuo di Thohir che così avrà modo di rientrare dall’investimento compiuto in questi anni, cioè i 75 milioni versati in conto capitale nel novembre 2013 all’atto dell’acquisto del 70% e i 108 milioni (interessi inclusi, al 30 giugno 2015) prestati in diverse tranche". La stima fatta da Suning dell'Inter, sempre secondo Gazzetta, sarebbe di circa 500 milioni. Un aumento notevole rispetto ai 300-350 milioni di quando fu Thohir a entrare in società. "L’incremento attuale è dipeso, oltre che dall’aumento del debito, dalla determinazione di Suning che ha visto nel club nerazzurro una tappa fondamentale nel progetto di espansione in Occidente e nella strategia cinese, suggerita dal governo di Pechino, di conquista del calcio globale".

 

Thohir verrà adeguatamente remunerato dopo i prestiti concessi al club e l'alto rischio a cui si era esposto. Adesso, però, per l'Inter si apre uno scenario che potrebbe finalmente ridare luce alla gloriosa storia del club. "I soldi non mancheranno ma non dimentichiamo che l’Inter ha, innanzitutto, un impellente bisogno di liquidità per assolvere alla gestione corrente (basti pensare alle scadenze dei fornitori) - evidenzia la rosea -. Nei mesi scorsi Thohir se l’è cavata facendosi anticipare i futuri incassi della biglietteria e le rate di Kovacic e Shaqiri. Entro l’autunno, tuttavia, servirà un aumento di capitale di almeno 70 milioni da parte di Suning. Poi si potrà pensare allo sviluppo e al miglioramento della rosa bussando alla porta dell’Uefa e chiedendo una revisione del piano di rientro del fair play, come da facoltà consentita in caso di cambio di proprietà di un club".

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 04 giugno 2016 alle 08:30 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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