Roberto Gagliardini, a suon di prestazioni positive, ha subito preso le redini del gioco dell’Inter. Attento in copertura, presente nelle due fasi. Da neo acquisto a leader carismatico, l’ex Atalanta ha avuto sin dall’inizio un impatto significativo con il nuovo ambiente e sta rendendo al top in maglia nerazzurra, al punto da essere diventato già un insostituibile. Lo testimonia il fatto che – quando Pioli è stato costretto a farne a meno – la squadra ha fortemente risentito della mancanza di quell’equilibrio e tranquillità che Gagliardini è stato sempre in grado di garantire: ultimo esempio, il più eclatante, la gara contro il Crotone, che ha fatto seguito al secondo tempo di sei giorni prima contro la Sampdoria. Quando è privo del suo numero 5, il centrocampo nerazzurro va in difficoltà. Prevalentemente per il fatto che, in questi pochi mesi trascorsi finora ad Appiano, Gagliardini ha dimostrato di essere un giocatore completo a tutti gli effetti. Una dote che nessun altro della rosa nel suo ruolo possiede.

Il guardiano della mediana  nerazzurra svetta nell’ambito dei contrasti aerei: 2,7 quelli vinti in media a partita, il migliore dell’intera squadra in questo ambito. Bene anche nella precisione dei suggerimenti per i compagni: nell’84,5% dei casi i suoi passaggi sono andati a buon fine. Statistica che, se confrontata alla media generale della rosa (80,3%) risulta ampiamente sopra gli standard. Nonostante Gagliardini sia l’uomo ad azzardare più volte il contrasto nell’arco di novanta minuti (2,8 tackle a partita), risulta solo una l’ammonizione da lui rimediata nel corso di questa stagione. Il centrocampista risulta il primo della squadra insieme a Joao Miranda e Danilo D’Ambrosio a intercettare i passaggi avversari (2,1 interventi a gara) e vince anche una buona dose di dribbling: la sua media è di 1,3 giocate riuscite. Meglio di lui solo Marcelo Brozovic, Geoffrey Kondogbia e Gary Medel.

Ma Gagliardini sa essere utile (e non poco) anche in ottica offensiva: il giocatore, infatti, figura al quarto posto della classifica di squadra relativa alle conclusioni tentate (1,7 la media a partita) dietro soltanto al tridente d’attacco Perisic-Icardi-Candreva. Sono 19 i tentativi da lui effettuati, di cui 13 dall’area di rigore e 6 dal limite dei sedici metri. In fase d’impostazione, l’ex Atalanta effettua mediamente 53,3 passaggi in una gara. Anche qui, tra i primissimi dell’intera rosa. Mentre per quanto riguarda i passaggi lunghi, è quello che ne sbaglia di meno in confronto a quanti ne effettua: 1,7 i lanci riusciti.

Come i numeri testimoniano, Gagliardini è già protagonista di una stagione molto positiva in maglia nerazzurra, risultando tra i migliori dell’intera squadra in ogni ambito. E’ bastato poco, pochissimo, affinché diventasse l’imprescindibile in mezzo al campo. E con il suo rientro in occasione del derby l’Inter potrà finalmente disporre di quel giocatore indispensabile, tanto sostanzioso quanto affidabile, che tornerà a giostrare gli equilibri del centrocampo nerazzurro.

Andrea Pontone

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 14 aprile 2017 alle 17:08
Autore: Redazione FcInterNews.it
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