Ramires Santos do Nascimento sarà con ogni probabilità il primo rinforzo del mercato di gennaio in casa Inter. Terminato il campionato cinese, che ha giocato con la maglia del Jiangsu Suning, il centrocampista brasiliano è adesso a Londra, dove nel centro sportivo del Chelsea ha iniziato le terapie per riprendere a pieno dall'infortunio, prima di raggiungere poi Milano da dicembre per iniziare ad entrare nei meccanismi della squadra di Spalletti. 

Ramires è un giocatore importante, protagonista del Chelsea che ha vinto la Champions League e l'Europa League (2012,2013); non rappresenta quindi una scommessa, ma un usato sicuro. La sua età (classe 1987) garantisce ancora qualche anno a buon livello, e l'Inter con lui può davvero inserire una pedina importante. Vediamo dove può giocare con Spalletti. 

LE DUE OPZIONI - Ramires è un centrocampista di quantità, ma che ha in dote buone qualità tecniche. E' prima di tutto un incursore, uno di quei giocatore che sanno coniugare il tempo di inserimento alla tenuta difensiva. I gol non sono mai mancati (37 in assoluto in 245 partite con il Chelsea), anche se ovviamente, per il ruolo in cui gioca, non solo il suo punto di forza. Ramires è ideale per giocare mezz'ala in un centrocampo a 3, sia a destra che a sinistra. Ha qualità però per agire anche nei due in mezzo al campo, fornendo, ad esempio al fianco di Borja Valero, tanta quantità e continua corsa. Ramires, però, ha anche doti offensive e quindi non dovrebbe sorprendere se Spalletti decidesse di usarlo come trequartista, dietro ad Icardi: ha mostrato infatti negli anni al Chelsea un buon tempo di inserimento e ci sono le basi perché Spalletti lavori su di lui come "Nainggolan" dell'Inter. Quantità e qualità. In emergenza, Ramires ha anche la possibilità di giocare esterno, anche se non è l'ideale per lui. L'Inter con Ramires quindi inserisce in rosa un vero e proprio tutto fare del centrocampo, capace di fondere in se stesso le qualità di Borja Valero e il dinamismo di Gagliardini. La grande crescita di Vecino, fa pensare che Spalletti possa usarlo, almeno inizialmente, più come trequartista che mediano. Ha, infine, grande esperienza a livello internazionale, maturata con il Chelsea e con la nazionale brasiliana, con cui ha giocato 54 partite.

L'unica possibile incognita può essere data dalla condizione fisica, dato che ritorna da un infortunio, e in senso più ampio dall'influenza che può aver avuto su di lui giocare in un campionato meno competitivo come quello cinese. In questo caso però l'esempio di Paulinho, arrivato al Barcellona proprio dalla Cine e artefice di ottime prestazioni, può far ben sperare.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 14 novembre 2017 alle 15:40
Autore: Matteo Serra / Twitter: @MattSerra5
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