Nel 2017 Mauro Icardi ha tagliato un traguardo importante da quando è all'Inter: arrivando a quota 95 reti ha superato Mario Corso nella classifica all time dei bomber nerazzurri. Un risultato straordinario per un ragazzo che ha appena 24 anni e tanti anni ancora davanti per migliorare il proprio score con la maglia dell'Inter, sempre che le vie del mercato non lo portino lontano. La rete (inutile) contro l'Udinese è valsa per l'argentino il decimo posto tra i cannonieri della storia ultracentenaria nerazzurra, ed è stato il 27esimo gol messo a segno in tutto l'anno solare, che ovviamente lo ha visto quale miglior realizzatore interista.

MEDIA GOL IN CRESCITA - Delle 27 marcature messe a referto, 10 corrispondono alla seconda metà della scorsa, deludente stagione mentre in quella attuale il tassametro si è fermato a 17, quanto basta per guidare la classifica dei bomber di Serie A. Separando le due stagioni nell'arco temporale che va da gennaio a dicembre 2017, le statistiche evidenziano una crescita sostanziale dell'apporto di Icardi sotto la gestione di Luciano Spalletti. Durante l'interregno prima di Stefano Pioli, poi brevemente di Stefano Vecchi, il centravanti di Rosario ha firmato 10 reti e 3 assist. In media, un gol ogni 150 minuti e in questo score emergono le triplette contro Atalanta e Fiorentina. Nel girone d'andata del torneo in corso, Maurito ha segnato 17 reti con una tripletta (quella fantastica nel derby) e ben 5 doppiette. In questo caso, una rete ogni 108 minuti, significativo passo avanti. Il totale del 2017 sottolinea dunque un gol ogni 123,4 minuti (3.335 minuti in campo tra campionato e Tim Cup)., a cui vanno aggiunti 4 assist complessivi, con ben 8 marcature multiple (3 triplette e 5 doppiette).

SEMPRE DISPONIBILE - Al di là del numero di gol, chi teme sempre per l'assenza di un suo vice può consolarsi sapendo che in quest'anno solare Maurito ha saltato appena 4 partite su 43 (di cui 4 in Tim Cup, raramente da 90 minuti). Due assenze sono dovute alla squalifica arrivata dopo la sconfitta allo Stadium contro la Juventus, le altre all'infortunio muscolare di fine stagione che gli è costato anche la convocazione in Nazionale. Pertanto, le statistiche evidenziano la predisposizione di Icardi a essere sempre disponibile nell'undici titolare e a non soffrire più di tanto la stanchezza. Un aspetto fondamentale per chi, ancora oggi, non ha in rosa una valida alternativa. Tornando al tema dei gol, una statistica non esaltante è il numero di partite a secco: ben 23 su 39 disputate. Ergo, in molte gare l'attaccante non è riuscito a fare il proprio dovere fino in fondo, visto che come dice lui il suo lavoro è fare gol. E considerando la carenza di bocche da fuoco che l'Inter ha palesato anche nello scorso campionato, è una questione su cui riflettere. Costante nelle presenze, meno nell'appuntamento con la rete.

MANCINO DA RIVEDERE - In chiusura, val la pena disegnare un quadro sul modo in cui Icardi trova la via della rete. Il piede forte, quello destro, è la sua arma principale: su 27 marcature, 16 sono arrivate così. Bene anche nel gioco aereo, con 4 colpi di testa vincenti. Non benissimo con il piede sinistro: solo un gol (contro l'Atalanta) nell'anno solare 2017. Infine, 6 hurrà dal dischetto, con l'unico errore contro il Sassuolo, costato all'Inter la sconfitta.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 31 dicembre 2017 alle 20:39
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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