Il calcio e non solo: Mauro Icardi si confessa ai microfoni di Matteo Barzaghi per Sky Sport 24. Ecco le sue parole riportate dal sito ufficiale del club nerazzurro. Prima domanda sulla sua condizione attuale: "Da un lato sono soddisfatto di quello che ho fatto adesso che sono riuscito a giocare dopo la pubalgia, dall'altro no perché sono stato fuori tanto tempo. Ora fisicamente sto bene, ma ho ancora un po' di fastidio che curo con gli antinfiammatori". Si torna un po' indietro nel tempo, precisamente al gol che gli ha dato maggior soddisfazione: "Quello alla Juventus, mi è piaciuto di più perché è stato anche il primo con l'Inter".

Si passa poi dall'importanza del conquistare un posto in Europa, guardandosi anche dal Milan: "E' importante, è l'obiettivo che vogliamo tutti, dal presidente fino all'ultima persona. Il Milan non fa paura, abbiamo rispetto per loro come per tutte le squadre, si sa che in Serie A non importa che una squadra sia prima o ultima, sono tutte difficili da affrontare.
Il Napoli? Vale lo stesso discorso del Milan. La partita di sabato? Proveremo a fare una grande gara, dovremo correre a 200 all'ora".

Alcune parole anche sul suo rapporto con Walter Mazzarri: "Va bene, nell'ultimo periodo mi ha fatto giocare dandomi fiducia. Io devo fare solo quello che fa un attaccante: fare gol. Come ho sempre detto, con lui ho imparato tanto, e anche ora che siamo a fine campionato, lui continua a farmi imparare. Anche cose che so ma che devo imparare a mettere in pratica. Se può essere l'allenatore giusto per tornare al vertice? Speriamo di sì. Sappiamo tutti che gli attaccanti con lui fanno grandi campionati, speriamo sia così".

Poi una domanda sull'accoglienza riservatagli dai tifosi della Sampdoria: "Non ci sono rimasto male, sinceramente me lo aspettavo. Come ho detto, la Sampdoria è stato l'inizio della mia carriera. Se hanno agito così, è una cosa dei tifosi. Io quello che dovevo fare domenica l'ho fatto, cioé fare gol, sono contento per i nostri tifosi. L'esultanza? La faccio spesso, anzi ogni volta che segno. L'ho fatta la prima volta quando ho segnato a Genova nel derby. Erano gli ultimi minuti e ho fatto il 3-1 e la gente faceva casino incredibile, io mi son messo lì sotto con le mani alle orecchie per dire: 'fatelo più forte che abbiamo vinto la partita!'".

Stando ad alcuni giornalisti, Mauro avrebbe dichiarato: 'Se l'Inter mi caccia vado via, altrimenti resto qui'. Il numero 9 risponde così: "Non l'ho mai detto. All'Inter voglio continuare a imparare e a fare quello che sto facendo quest'anno per tutto il tempo che resterò qui. Imparerò di sicuro qualcosa. Se le altre mi vogliono, sono cose che devono sistemare le altre squadre. Ciò che mi succede intorno è una cosa che tengo da parte, se la gente vuole parlare, lo faccia. Io faccio le mie cose e la mia vita come ho sempre fatto, non sono cambiato. Sono lo stesso che ero prima, con la mia famiglia e la gente che mi vuole bene".

Un idolo dichiarato, Batistuta, qualche paragone eccellente come Crespo, Tevez e Higuain: "Credo di assomigliare a Batistuta e Crespo, Higuain e Tevez hanno un altro stile di gioco. Per quanto riguarda la mia vita privata sto passando un bel momento. Se poi arriva il Mondiale grazie a questi gol all'Inter bene, se no sarà per il prossimo. Se sono fiero di quello che faccio me lo tengo per me, quello che faccio lo faccio perché voglio farlo io, perché evidentemente mi sento bene agendo in una determinata maniera".
 

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 22 aprile 2014 alle 16:04
Autore: Christian Liotta
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