Mauro Icardi è stato protagonista poco fa di un'intervista rilasciata ai microfoni di Marco Barzaghi per Sportmediaset. L'attaccante ha ammesso che la mancata esultanza dopo i due gol al Palermo è stata decisa a tavolino assieme al suo agente Abian Morano, senza però chiarire l'origine della scelta (contestuale o contrattuale?): "Contro il Palermo non ho esultato perché così avevo deciso con il mio procuratore, ed è andata così. Vedremo nelle prossime partite cosa succede", ha detto Maurito. Icardi parla anche dei tanti gol realizzati con la maglia nerazzurra: "Fare gol è ciò che dà da mangiare alla squadra. Voglio aiutare l'Inter ad arrivare il più in alto possibile. Sinceramente non pensavo ad un futuro con così tanti gol quando arrivai in Italia, pensavo di fare poco a poco". Intanto i palloni per fare gol sono arrivati: rimane l'obiettivo più di venti gol? "Se la squadra gioca bene, riusciamo a fare bene in attacco, e non solo io ma anche a quelli che giocano con me". Sulla piccola Francesca: "Non mi fa dormire, ma nel giorno di ritiro mi ha fatto riposare. Tutti i gol ora sono per lei". 

Interpellato poi anche da Silvia Vallini per Sky, Icardi ha affrontato altri argomenti, a partire dal litigio post-Sassuolo con la Curva Nord, ormai alle spalle: “Ci può stare, in quel momento eravamo arrabbiati tutti; è stato un incontro. Adesso vediamo come andrà nelle prossime partite. Ho sbagliato a non esultare? Se lo dice Mancini ha ragione, visto che lui di gol ne ha segnati tanti. Di lui mi ricordo sin dagli anni della Sampdoria e da come lancia gli attaccanti in allenamento si capisce quali qualità avesse. Lo screzio coi tifosi? Abbiamo parlato in privato col mio agente". Capitolo rinnovo: “Con Ausilio ci sentiamo spesso, la trattativa sta andando bene, è a buon punto da quello che mi dice il mio procuratore che parla con lui. Io faccio quello che mi dice lui, se mi dice di firmare vado se no continuo a giocare. Se mi chiama Mourinho? Credo che chiamerebbe Ausilio, non me, è lui quello che sistemerà le cose”, aggiunge ridendo. Sulla squadra: “Dobbiamo essere più cattivi, tutti dobbiamo partecipare alla fase difensiva, Mancini mi invita a partecipare alla manovra e aiutare i compagni a segnare. Vogliamo l’Europa League, ci crediamo, purtroppo il terzo posto è ormai lontano”. Chiusura dedicata alla nascita della piccola Francesca: “Ha cambiato la vita a tutta la mia famiglia, anche se già mi ero allenato a fare il padre”.

Maurito, poi, torna sui suoi obiettivi stagionali e di squadra: "Sto facendo bene, voglio fare una grande stagione come ho sempre detto. A inizio anno avevo la fiducia di Mazzarri e ora quella di Mancini che mi fa giocare spesso: io cerco di ripagare sempre con i gol, come deve fare un ataccante. Io e i miei compagni in rosa non abbiamo vinto niente e per questo dico che vogliamo l'Europa League. A volte in difesa ci rilassiamo troppo, dobiamo essere tutti più cattivi perché poi i gol sappiamo come farli". 

Capitolo famiglia -  "Io padre? I tre figli di Wanda non sono molto bravi (ride, ndr), ma il fatto che sia arrivata mia figlia è una cosa che ha cambiato tutta la famiglia: ora tutti siamo più contenti. Non mi fa dormire tanto, ma quando crescerà spero di sì". 

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 12 febbraio 2015 alle 13:47 / Fonte: Sportmediaset - Sky
Autore: Redazione FcInterNews.it
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