Venti gol in serie A, alla prima stagione completa. Non male per un classe '93 che, a una giornata dal termine del campionato, è vicecapocannoniere assieme a Carlos Tevez dietro l'eterno Luca Toni, non certo gente qualunque. Mauro Icardi continua a fornire il suo contributo, anche ieri sera a Genova ha timbrato il cartellino così come una settimana prima a San Siro contro la Juventus. In entrambi i casi l'Inter ha perso, lasciando sul campo le residue speranze di aggancio alla prossima Europa League. Ma la nota positiva è il fatto di poter sempre contare su un centravanti di razza che ha ancora enormi margini di miglioramento.

I numeri sono tutti dalla sua: 20 reti in 35 presenze nel massimo campionato (appena due assenze, una per squalifica a conferma della ritrovata stabilità fisica), una in 2 partite di Tim Cup e 4 in 10 presenze in Europa League, per un totale di 25 marcature stagionali, una ogni 158 minuti giocati. E il bilancio avrebbe potuto registrare picchi più elevati, se la sfortuna (5 legni colpiti) e qualche svista arbitrale (l'ultima, pazzesca, il rigore negato al 94' da Tagliavento) non avessero rallentato la sua corsa, considerando anche che l'argentino è il primo rigorista della squadra. Prendendo spunto da una statistica tipica del basket, inoltre, Icardi vanta una valutazione di 30: ai 25 gol si aggiungono infatti i 5 assist, 4 dei quali a Rodrigo Palacio, suo partner ideale per caratteristiche. Tra l'altro, e questa è la statistica più impressionante, il centravanti ha contribuito per il 38% al bottino realizzativo stagionale di tutta la squadra. Imprescindibilità allo stato puro.

Che la stagione nerazzurra sia stata deficitaria è sotto gli occhi di tutti, c'è poco da salvare. Ma in quel poco va ascritta la crescita del rosarino, che dopo aver iniziato con il freno a mano durante la gestione Mancini, in risposta alle punzecchiature dell'allenatore ha fatto passi da gigante anche sul fronte tattico, uscendo sempre di più dall'area di rigore per partecipare attivamente alla manovra offensiva. Dimostrazione di massima disponibilità a recepire le richieste del tecnico. C'è da essere soddisfatti, dunque, per la stagione di Icardi. Però la questione rinnovo contrattuale ancora non si è risolta, per quanto in società ci sia grande ottimismo e sponda calciatore l'intenzione di restare in nerazzurro nonostante le sirene dall'estero, dove un giovane attaccante con queste medie fa gola, eccome. Di tutta la rosa, forse Maurito oggi è l'unico davvero incedibile anche se un'offerta da capogiro potrebbe cambiare le carte in tavola.

Mancini è consapevole del fatto che avere un goleador di tale livello e con possibilità di migliorare è un lusso, sarebbe difficile sostituirlo senza spendere le stesse cifre incassate. Per questo spera che la questione contrattuale venga risolta al più presto. La dirigenza è d'accordo e sta trattando con i guanti l'argomento. Si tratta di un rinnovo molto costoso per il club in tempi di FFP, ma a costo di accettare qualche compromesso ha tutte le intenzioni di arrivare alla fumata bianca e di annunciarla in grande stile, come si suole per i top player. Perché Icardi, oggi, in virtù di certi numeri, merita questa etichetta.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 24 maggio 2015 alle 21:21
Autore: Redazione FcInterNews.it
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