"Mi ha sorpreso il fatto di trovarmi tra i candidati per le Olimpiadi. Il mio lavoro è fare gol e io li faccio, l'anno scorso sono stato capocannoniere in Serie A e sono felice del mio attuale rendimento con l'Inter. Se poi arrivasse una convocazione in Selección la prenderei con orgoglio: sarebbe il massimo per qualunque giocatore argentino". Intervenuto in collegamento telefonico con '90 Minutos', trasmissione in onda su Fox Sports, Mauro Icardi torna a dire la sua sul tema Nazionale, soffermandosi su una questione che in Argentina continua a destare scalpore, ovvero la relazione con Wanda Nara. "È la prima volta che parlo dopo tre anni e mezzo e voglio mettere in chiaro alcune cose. Capisco il boom mediatico per il mio matrimonio con Wanda, ma non bisogna valutare le questioni extra-calcistiche. In Italia si parla di me solo per le cose che faccio in campo. Credo a Martino quando dice che ho le stesse possibilità degli altri giocatori. Io devo parlare in campo e con i gol: questo è ciò che deve essere considerato da un ct". 

E sui rapporti con l'ex tecnico del Barça, Maurito spiega: "Martino l'ho visto sono in occasione del Partido por la Paz organizzato a Roma da Zanetti, ci siamo salutati e basta, ma non avrei problemi a parlare con lui. L'Argentina oggi ha tanti grandi attaccanti, conosco Dybala perché è un mio avversario: è un grande giocatore ma, come ho detto prima, io l'anno scorso sono stato il massimo goleador del campionato e voglio essere giudicato solo per questo. Ovviamente in Argentina nessuno mi conosce perché sono andato via presto. Ma lì si parla gratis di tutto, nessuno sa quello che è successo tra me, Wanda e Maxi Lopez. Ero amico di entrambi, era tutto normale. Dopo, Wanda si è separata, siamo rimasti in contatto ed è successo quello che è successo. Di Maxi si dice che era il mio miglior amico: non è vero. Era un compagno come altri alla Samp. Parlavamo di più come accade per i giocatori argentini. Sono passati tre anni, tre anni e mezzo, ma se ne parla solo in Argentina. Io e Wanda in Italia siamo una coppia consolidata, una famiglia insieme ai bambini". 

Icardi ricalca il concetto della differenza di opinione fra i due Paesi. "L'altro giorno parlavamo con Zanetti, mi diceva che lui è diventato capitano tre-quattro anni più anni tardi rispetto a me. In Italia sono felici per la mia personalità, dentro e fuori dal campo. Se parlate con i dirigenti dell'Inter e con chi mi conosce, hanno un'immagine di me che in Argentina non hanno, perché lì si sente solo quello che si vuole sentire e si commenta solo quello che si vuole commentare. All'Inter i dirigenti e tutti mi domandano come faccio a non essere convocato nell'Argentina. 'Chiedetelo in Argentina', dico io. Come mi vede in campo Wanda? Mi critica quando gioco male e sbaglio i gol, quando ne segno due invece mi dice che ne avrei potuti fare tre. Però in generale quando faccio bene me lo dice. Lei è sempre al mio fianco".

Si parla anche del feeling con gli altri giocatori sudamericani. "Ho ottimi rapporti con tutto lo spogliatoio. All'Inter ci sono altri argentini come Palacio Carrizo, e altri sudamericani come Murillo, Miranda, Felipe Melo, tutti giocatori di alto livello. Si scherza e tutto va bene, però quando è il momento di giocare si va tutti nella stessa direzione. Quando giochiamo contro le altre squadre, gli altri argentini mi salutano e mi chiedono la maglia. Messi? Dopo il Barça siamo stati insieme a un evento di una marca d'abbigliamento, poi non abbiamo avuto più contatti".

Sezione: Copertina / Data: Lun 02 maggio 2016 alle 19:09
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
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