E’ il simbolo dell’Inter di Mazzarri. Una squadra quadrata, solida e grintosa, per quanto visto nelle prime quattro uscite ufficiali della stagione. Hugo Campagnaro rappresenta bene queste doti e anche ieri contro la Juventus è stato una garanzia: ha corso tantissimo, sull’out di destra e in intelligenti diagonali difensive, ha combattuto con decisione su ogni palla, dettando la linea di condotta all’intera squadra. Un leader inatteso ma non per questo meno importante o apprezzato, visto che in poche settimane da nerazzurro è già diventato un idolo per la San Siro interista.

Contro la formazione di Conte l’ex giocatore del Napoli si è dimostrato da subito concentrato e in partita, sventando un pericoloso contropiede di Tevez, grazie a un provvidenziale intervento ad anticipare Vucinic, che si sarebbe altrimenti presentato al tiro davanti ad Handanovic.

In tutto l’incontro sono stati ben 14 i palloni recuperati dal difensore argentino. Maestro nell’arte dell’anticipo e preciso in fase di rilancio: Campagnaro ha toccato una montagna di palloni, più di 60, e in fase d’appoggio ha sbagliato pochissimo (45 passaggi giusti su 48).

Ha inoltre giocato più di tre quarti di gara gravato di un cartellino giallo (rimediato al 15’ per un’entrata decisa sull’Apache), senza che lo spettro di una seconda ammonizione ne minasse incisività e nerbo in fase di contrasto (6 vinti su 8, nel complesso). Quello su Tevez sarà l’unico suo fallo durante tutto l’arco del derby d’Italia

Oltre a un’interpretazione difensiva più che robusta il numero 14 interista ha mostrato una buona scioltezza palla al piede, con 8 lanci precisi (3 dei quali a scavalcare il centrocampo e a ribaltare l’azione).

Spettacolare, in particolare, il servizio con cui Campagnaro ha pescato Guarin nel cuore dell’area avversaria al 70’. Sulla rete avversaria, invece, l’ex blucerchiato ha tentato invano un raddoppio di marcatura su Asamoah, dopo che Jonathan (troppo molle nell’occasione) aveva perso il duello sulla fascia con il ghanese. Forse in quest'occasione l'argentino classe '80 avrebbe potuto fare qualcosa di più per smorzare il traversone insaccato da Vidal.

Nel finale, al minuto 88, il fedelissimo di Mazzarri (da sette anni insieme) è stato anticipato dal solito Vidal per il colpo di testa respinto da Handanovic. La palla però, sul cross da sinistra, è sembrata troppo alta affinché lui potesse intervenire d’anticipo, la specialità della casa.

Complessivamente, si può dire che Campagnaro sia stato tra i migliori dell'Inter e in poche settimane pare essere già diventato un elemento difficilmente sostituibile nell’undici titolare nerazzurro.

Federico Floris

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 15 settembre 2013 alle 22:00
Autore: Redazione FcInterNews / Twitter: @FcInterNewsIt
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