Domenica al Comunale di Bergamo arriva l’Inter e il suo nucleo argentino. Alejandro Gomez dice: "Li conosco tutti. Banega è appena arrivato e scoprirà quel mix particolare che c’è a Bergamo tra città, stadio e pubblico. Lui in difficoltà? Non è facile adattarsi alla A, troppo diversa dalla Liga, serve tempo. Con Carrizo ho giocato a Catania e ho un bel rapporto di amicizia. Icardi? Ognuno può agire come vuole ma con il libro ha peccato di inesperienza, è il capitano e deve dare l’esempio. Palacio? Con Paletta all’Atalanta ora Palacio sarebbe qui: sono fratelli e Paletta aveva iniziato a convincerlo", svela il Papu.

Tre parole: Inter, Udinese e Stramaccioni. Messe assieme cosa fanno?
"Una grande occasione mancata. Maggio 2013: ultima di campionato, c’è Inter-Udinese. Dopo pochi giorni avrei dovuto firmare per l’Inter: era tutto fatto e Stramaccioni aveva dato l’ok. E invece... L’Udinese vince 5-2 a San Siro, cinque giorni dopo l’Inter esonera Stramaccioni e chiama Mazzarri. Il suo 3-5-2 non è adatto a me e salta tutto".

Con l’Inter si accontenterebbe di un pari?
"No, vivono un momento delicato e un punto non ci cambia la vita. È un’occasione imperdibile, per loro sarà durissima. Il pareggio può dare continuità ai risultati ma se il pari è come quello di Firenze con tanti rimpianti... Perciò non firmo e me la gioco".

Sarà una gara speciale anche per Gasperini. Che quest’anno le ha un po’ cambiato il ruolo.
"In cuor suo magari con l’Inter non sarà mai una partita come le altre ma non ci ha fatto discorsi particolari. La posizione in campo? Sono una “falsa” seconda punta. Non sono fisso lì, tendo a spostarmi verso sinistra, punto l’uomo e poi mi accentro. A Catania avevo alle spalle un centrocampo con Lodi, Izco e Almiron. Kurtic è simile ad Almiron, è dinamico, calcia bene, c’è intesa".

Un confronto tra Gasperini e gli altri allenatori avuti in Italia?
"Giampaolo tatticamente è un fenomeno, un mostro. Poi Simeone: già solo con la presenza trasmette tanto. Montella? Dà tranquillità, non alza mai la voce, farà strada. Maran: bravo gestore del gruppo, onesto, umile. Colantuono: fisicamente non ero al top, col 4-4-2 facevo fatica, è un motivatore. Reja? Sa lavorare col gruppo, ti fa sentire importante. Gasperini è un insegnante di calcio, preparatissimo, spiega tutto nei dettagli ed è molto diretto nei rapporti, ti affronta, non manda il suo vice a parlarti".

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 22 ottobre 2016 alle 11:06 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
vedi letture
Print