La ricerca quasi ossessiva del gol, l'infortunio costatogli la trasferta di Bergamo e la panchina iniziale contro il Cagliari e i frequenti dubbi legati al suo contributo nella manovra offensiva (asfittica il più delle volte) dell'Inter: per Antonio Candreva questa è senza dubbio una stagione controversa, iniziata distribuendo assist alla sua maniera ma proseguita senza acuti e con troppi giri a vuoto. Nonostante i numeri non condannino l'attacco nerazzurro, è evidente come troppe volte sia andato in bianco con conseguenti sanguinosi punti persi per strada nella corsa Champions. E in queste situazioni, il dito è stato puntato spesso su Mauro Icardi (25 gol quest'anno) ma anche sui colleghi di reparto, Ivan Perisic e lo stesso Candreva. Anche in serate come ieri, in cui si registra un'autentica vendemmia offensiva, l'argentino e il croato festeggiano ma l'esterno romano ha pochi motivi per sorridere. Non riesce, anche a causa di un pizzico di malasorte (ieri un sinistro a botta sicura viene deviato dal braccio di Andreolli senza neanche la concessione del rigore), a sbloccarsi e anche i suoi tentativi di accentrarsi per cercare la conclusione (a Torino molte forzature) non lo hanno premiato.

In un contesto del genere, è rimasta sempre lì, in un angolo e un po' impolverata, l'idea che Candreva possa agire più a ridosso di Icardi, per avere più visuale della porta avversaria e cercare la via del gol in modo alternativo. Finora l'esperimento è durato pochi minuti, soprattutto contro il Benevento a partita in archivio, ma mai in modo concreto. Ora, con l'infortunio di Roberto Gagliardini, l'allenatore nerazzurro potrebbe essere costretto a provare soluzioni differenti, visto che Rafinha potrebbe dover rifiatare ancora dopo la pausa di Torino. Gestire le forze a causa del centrocampista in meno e delle condizioni non esaltanti di Borja Valero e Matias Vecino potrebbe essere una necessità. In tal senso, anche alla luce di uno Yann Karamoh in gran forma e affamato di spazio in campo, non si può escludere che Spalletti possa proporre in modo convinto Candreva da trequartista, dando libero sfogo all'anarchia tattica e all'esuberante imprevedibilità del francese a destra. Una tentazione a cui è difficile resistere in questo rush finale in cui bisognerà correre.

Per adesso è un'idea e nulla più, ma pur se l'avversario non è stato propriamente un banco di prova affidabile, la partita contro il Cagliari ha evidenziato come della tendenza ad aggredire l'area avversaria di Karamoh possa beneficiare l'intero reparto offensivo (gol e assist sia per Icardi sia per Perisic). Fino a quando Rafinha offrirà garanzie è difficile, almeno nell'undici titolare, che Karamoh e Candreva vengano coinvolti insieme. Ma sulla trequarti, posto che Borja Valero servirà più in mediana, la candidatura dell'ex Lazio deve essere presa in seria considerazione da qui alla fine del campionato.

Sezione: Copertina / Data: Ven 20 aprile 2018 alle 11:25
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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