L'attaccante brasiliano dell'Inter Gabigol è stato protagonista di una lunga intervista nel corso del programma di Fox Sports 'Desimpedidos'. Davanti ai due bizzarri conduttori del programma, il neo giocatore nerazzurro, che ha realizzato l'intervista qualche giorno prima di volare in Italia, ha ripercorso i primi momenti della sua esperienza nerazzurra, partendo dal primo colloquio con il tecnico Frank de Boer: "Ho parlato con lui via telefono il giorno stesso che ho firmato con l'Inter, senza impiego di Skype. In olandese? No, in spagnolo". Poi viene riproposto il video del suo primo arrivo a Milano, e dell'accoglienza trionfale riservatagli dal tifo nerazzurro che lui ricorda così: "Un benvenuto davvero folle, ancora non sapevo che sarei stato un giocatore dell'Inter".

Ma come mai ha scelto l'Inter? "Per il progetto. L'Inter vuole tornare a essere una squadra molto forte. Per questo ho deciso di andare in Italia con la mia famiglia. Ci sono grandi giocatori come Antonio Candreva, Mauro Icardi che segna tanti gol. E anche Eder, che è brasiliano come me. Sono contento della mia scelta, penso di essere arrivato in una grande squadra della quale mi hanno sempre parlato bene. Per questo ho preferito l'Inter alla Juventus. Ho deciso di andare via dal Santos adesso perché penso di essere rimasto abbastanza tempo e di aver imparato parecchie cose. Ho fatto quello che sentivo". Ma Gabigol vuole diventare il nuovo Imperatore di Milano, sulla scia poi rimasta interrotta di Adriano? "No, io voglio solo fare la mia storia, senza alcun tipo di paragone". 

Sulle rivalità poi aggiunge: "Il Milan? A dire la verità mi hanno detto che la rivalità più forte è quella con la Juventus". Durante il dialogo, Gabigol rivive anche alcuni gol segnati con la maglia del Santos e rivela in quela altra squadra brasiliana giocherebbe al di fuori del Peixe: "Sarebbe un onore vestire la maglia del Flamengo". Gabigol ha colto anche l'occasione per spiegare l'attacco social ad un presentatore brasiliano, l'ex giocatore Neto, che aveva etichettato l'Olimpica brasiliana, poi vincitrice dell'oro a Rio de Janeiro, come squadra di "celebrità": "Si era espresso così dopo che non avevamo battuto l'Iraq, che però era una buona squadra. E poi, anche lui ha giocato le Olimpiadi e non è riuscito a vincere". 

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 24 settembre 2016 alle 20:34
Autore: Redazione FcInterNews.it
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