L'Inter non esclude un tentativo per ridiscutere i termini degli accordi con l'Uefa in materia di Fair Play Finanziario nonostante il patto stipulato nel maggio 2015. Con il passaggio da Thohir a Suning, la proprietà del club è diversa rispetto a quando furono presi gli impegni e allora ecco che gli scenari potrebbero cambiare. E intanto resta da raggiungere il pareggio di bilancio al 30 giugno 2017, come ricorda il Corriere dello Sport: "Per rientrare nei parametri, i nerazzurri hanno un piano già pronto e tre mosse da fare: 1) aumento dei ricavi con l’ingresso di nuovi sponsor, magari vicini al Suning, che rispettino il fair value caro all’Uefa (ci sono due agenzie che per conto di Nyon vigilano sugli importi delle sponsorizzazioni per evitare che, attraverso marchi da loro controllati, i proprietari di club immettano soldi in maniera... troppo facile); 2) cessione a gennaio di 1-2 giocatori al Jiangsu Suning (occhi puntati su Jovetic, Felipe Melo, Biabiany ed Eder) con valutazioni elevate del cartellino (non c’è una normativa Uefa che lo vieta); 3) cessione in blocco dei diritti d’immagine dei nerazzurri al Suning. L’Inter, come la Roma (che non ha nuovi proprietari e deve raggiungere la parità di bilancio sia per l’esercizio 2016-17 sia per il 2017-18), è convinta di aver rispettato il meno 30 milioni indicato come disavanzo massimo per il bilancio 2015-16, ma ha altri ostacoli davanti". 

Sempre secondo il quotidiano romano, l'Inter avrebbe già comunicato alla Uefa la volontà di cercare la revisione del contratto stipulato. Ma il primo passo, come detto, rimane il rispetto del pareggio di bilancio.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 04 settembre 2016 alle 10:48 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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