"Se l’uomo di Hoorn si è guadagnato altre 48 ore da precario nerazzurro non è certo per fiducia. L’insoddisfazione per il suo lavoro è l’unica cosa che riesce a mettere d’accordo tutti i dirigenti dell’Inter, e ci mancherebbe: 6 sconfitte in 12 partite, il 14° posto in campionato e l’ultimo in Europa League sono inaccettabili; i flebili segnali di gioco visti fino alla gara con la Roma sono scomparsi; nel primo tempo con l’Atalanta, l’Inter pareva una squadra di amatori planata per caso in Serie A; i giocatori sono allenati più per la maratona che per la rapidità. E poi, quando Eder dice che «facciamo fatica a capire l’allenatore» e «non siamo un gruppo», nel linguaggio dello spogliatoio significa una delegittimazione quasi compiuta". Questa la sentenza del Corriere della Sera, che come spesso accade non va per il sottile in tema Inter.

"Il motivo principale per cui Frank al momento resta dov’è è dunque un altro: all’eterogenea, poliglotta e assai poco compatta dirigenza del club serve tempo per capire che genere di tecnico scegliere e per trovare un accordo sul nome", spiega ancora il quotidiano. Di fatto, soltanto la mancanza di unità d'intenti sul nome del successore avrebbe permesso a De Boer di avere un'altra, piccola chance contro il Torino.

"La logica tecnica condurrebbe a uno che conosca bene la Serie A, che riporti ordine e fiducia e che valorizzi una rosa non inferiore a Milan, Napoli e Roma - riferisce il Corsera -. Il famoso traghettatore. I più gettonati sono Pioli, Mandorlini (già con Gardini a Verona) e Reja. C’è poi l’altra via: il profilo «forte», che potrebbe pure proseguire il rapporto. Chi? Bielsa, Blanc, l’emergente Marco Silva. Tutti novizi della Serie A, però, e tutti incognite. E mentre Capello glissa («De Boer ha solo bisogno di tempo») appare fantacalcio la richiamata di Mancini".

Ma sul banco degli imputati non c'è solo De Boer. Responsabilità grossa per aver azzoppato la stagione va soprattutto a Erick Thohir, perché fu lui a spingere per l'olandese dopo la "pantomima con Mancini". E, secondo il Corriere della Sera, Suning non è affatto soddisfatto della gestione generale.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 25 ottobre 2016 alle 11:10 / Fonte: Corriere della Sera
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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