La trattativa (infinita) tra Inter e Bordeaux per acquisire il cartellino di Malcom potrebbe essere ad una svolta decisiva. Il forte inserimento della Roma, nuova pretendente al cartellino dell'esterno brasiliano, potrebbe offuscare tutto il lavoro di Piero Ausilio e Giovanni Gardini, ora in Cina per incontrare il Patron Zhang Jindong. Ripercorriamo, in attesa di capire l'epilogo della vicenda, tutte le tappe della trattativa.

A fine maggio l'Inter, attraverso l'intermediario Federico Pastorello, avvia colloqui esplorativi con il Bordeaux per capire la fattibilità dell'operazione. I francesi si dicono disposti a trattare per favorire il trasferimento di Malcom in nerazzurro e incassare una certa somma di denaro, stimata in 40 milioni di euro complessivi. Dagli inizi di giugno le due dirigenze iniziano la trattativa vera e propria, tra incontri a Milano e contatti telefonici. Nel frattempo i nerazzurri trovano l'accordo con l'esterno offensivo: cinque anni di contratto a due milioni e mezzo di euro netti l'anno. Nel mentre della contrattazione, però, la dirigenza interista deve occuparsi anche della questione plusvalenze, riuscendo a piazzare importanti colpi in uscita per rientrare nei parametri del Fair Play Finanziario.

A metà giugno la trattativa è in piedi: l'Inter assicura di far sul serio per il numero 7 girondino, ammettendo di non poter concludere operazioni in entrata se non tramite prestiti con diritto di riscatto. Al contrario, il Bordeaux, preferisce una cessione a titolo definitivo, o, alla peggio, un prestito con obbligo di riscatto. La soluzione, nella mente della dirigenza interista, sta nel porre un alto onero iniziale sul prestito (di circa 10 milioni di euro) con la 'promessa sottintesa' di un riscatto del giocatore a 30 milioni facendo scattare l'opzione del diritto. In parole povere garantisce al Bordeaux il riscatto automatico senza porre l'obbligo, visto l'ingente investimento per un semplice prestito. Con il diritto di riscatto i nerazzurri possono pagare in più rate il cartellino di Malcom. Nel frattempo l'attaccante finisce nel mirino di altri top club internazionali, quali il Tottenham, l'Arsenal e il Valencia. Le inglesi sono autrici di semplici sondaggi, senza arrivare mai a mettere sul piatto offerte concrete. Gli spagnoli, invece, si dicono disposti a pareggiare l'offerta dell'Inter con la medesima formula. Tutte le sirene, comunque, vengono respinte dal giocatore: il suo intento è di firmare con l'Inter.

Piero Ausilio, verso lo scadere del mese di giugno, ragiona per completare subito l'operazione e trovare una quadra prima dell'inizio del ritiro estivo del club francese. Non per nulla Malcom non si presenta al primo giorno di raduno. La questione plusvalenze, legata alla cessione di Odgaard e il conseguente arrivo di Politano, rallentano le brame del dirigente che rinvia semplicemente l'operazione al mese di luglio. Malcom parla con il Bordeaux ricevendo l'assicurazione di poter partire in cambio di un tempo di attesa giustificato dalla volontà di trovare un suo sostituto prima di dirgli addio. I francesi aprono al prestito con diritto di riscatto e chiedono, in egual modo, all'Inter di attendere qualche giorno in più.

Col passare dei giorni, però, complice anche l'acutizzarsi dei problemi societari dei girondini, questi ultimi fanno marcia indietro, tornando a pretendere l'obbligo di riscatto così da avere quante più finanze possibili da reinvestire immediatamente nel mercato e trovare un nuovo giocatore per Poyet. L'Inter parte alla volta della Cina, con in tasca il sì del giocatore - che nel frattempo rifiuta l'Everton, fattosi sotto con forza nelle ultime ore - in attesa di segnali da parte del suo club e da quello di Corso Vittorio Emanuele, conscia di dover in qualche modo accelerare i tempi della trattativa. Quale miglior occasione per la Roma, le cui casse piene di denari dopo la cessione di Alisson al Liverpool? Monchi telefona all'agente di Malcom e tenta il blitz. Il giocatore si dice interessato alla destinazione capitolina, specie a parità di condizioni economiche oltre che tecniche. I nerazzurri vedono così bruciarsi tutto il loro vantaggio: restando la prima scelta del brasiliano, sono a rischio sorpasso giallorosso, che vuole accelerare e trovare l'accordo con l'entourage prima di parlare con il Bordeaux.

Dalla sede di Suning in Cina l'Inter osserva l'evolversi della situazione, con la consapevolezza di dover dare uno strappo decisivo all'operazione per non veder sfumare il suo obiettivo di mercato. Se la Roma dovesse offrire una somma cash al Bordeaux, i nerazzurri dovrebbero per lo meno pareggiare l'offerta o dare maggiori garanzie di acquisto di un prestito molto oneroso con diritto di riscatto. Un'altra eventualità riguarda la posizione di Malcom stesso: se il brasiliano decidesse di voler comunque rispettare l'accordo verbale raggiunto con Piero Ausilio, potrebbe aspettare oltre eventuali date di scadenza per sbarcare finalmente ad Appiano Gentile, sperando che il suo attuale club, una volta finite o rifiutate tutte le altre destinazioni, si decida ad accogliere l'offerta di Corso Vittorio Emanuele.

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Sezione: Esclusive / Data: Gio 19 luglio 2018 alle 19:41
Autore: Filippo M. Capra / Twitter: @FilippoMCapra
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