Dopo aver lavorato tanto (e bene) in entrata, è il momento di fare passi avanti importanti in uscita. L'Inter deve sfoltire la rosa, che ai nastri di partenza della prossima stagione non potrà contare più di 25 elementi mentre a Riscone oggi sono addirittura più di 30 (con nuovi arrivi in lista). Qualche giorno fa il direttore generale Marco Fassone aveva mandato un messaggio soft ma piuttosto chiaro: "Io credo che chi arriva all'Inter ha il piacere di rimanerci, quest'anno c'è la lista obbligatoria a 25 giocatori ed inevitabilmente qualcuno dovrà andare via invece che stare fermo un anno". Un invito a chi è considerato di troppo in casa nerazzurra a valutare alternative per la propria carriera piuttosto che rassegnarsi a una stagione fuori rosa. Oggi, intervistato da Inter Channel, il diesse Piero Ausilio è stato anche più chiaro: "Con il mister la squadra l'abbiamo già in testa, ci saranno scelte sulle uscite, qualcuno ha anche rifiutato delle offerte e chi l'ha fatto deve capire che nei prossimi giorni altre opportunità potrebbero non arrivare e i numeri sono per forza quelli".

Riferimento neanche troppo velato ad alcuni giocatori che, di fronte a proposte contrattuali di altri club, hanno preso tempo se non addirittura rifiutato in modo netto. Una lista, questa, piuttosto corposa, quasi quanto quella dei giocatori considerati superflui e sui quali la società, Mancini compreso, non ha intenzione di fare più affidamento. I reparti più coinvolti dalla necessità di tagli sono difesa e centrocampo. La retroguardia, che ha già beneficiato dei (prossimi) innesti di Joao Miranda e Jeison Murillo, conta 5 difensori centrali e 6 terzini, considerando anche il giovane Dimarco sul quale l'allenatore sembra voler puntare. Nello specifico, chi finora ha rifiutato delle proposte è Marco Andreolli (cercato soprattutto dalla Sampdoria e con qualche abboccamento dall'estero), Yuto Nagatomo (anche lui al centro dell'interesse blucerchiato e da tre squadre di altrettanti campionati esteri) e Davide Santon (che ha detto no al Watford e potrebbe mantenere la stessa difensiva anche a fronte di altre proposte).

Da valutare poi la posizione di Nemanja Vidic, anche lui convinto di restare ma che potrebbe essere invitato ad accettare eventuali altre proposte qualora arrivassero nel concreto, e di Juan Jesus, che partirebbe solo in caso di proposta allettante per club e giocatore. Stessa situazione anche per Dodò, oggi ancora alle prese con il recupero dall'operazione al crociato di qualche mese fa e che ha perso molte posizioni nella gerarchia dei terzini, considerando anche che Piero Ausilio, per sua stessa ammissione, sta trattando con il Chievo per Ervin Zukanovic, con buone chance di arrivare a un accordo. In mediana servirebbe un nuovo innesto nella posizione di mediano, visto che Gary Medel è l'unico con caratteristiche prettamente di interditore e Mateo Kovacic in quella zona del campo è pur sempre un esperimento. Assane Gnoukouri, tra i più utilizzati a Riscone, dovrebbe andare a giocare con continuità altrove mentre Fredy Guarin, pur intenzionato a rimanere, ha sempre un asterisco sulla testa in caso di offerta convincente all'Inter. Quasi sfumato Felipe Melo (che per ammissione dell'agente ai nostri microfoni andrà al Cruzeiro), resta in corsa Mario Suarez (solo se l'Atletico Madrid accetterà una formula di prestito, oggi non proprio gradita), ma prima bisogna fargli posto.

In attacco, con Xherdan Shaqiri ormai considerato un ex in casa nerazzurra (ma la sua partenza verrà colmata dall'arrivo di Ivan Perisic), non c'è grande abbondanza di alternative (Mauro Icardi e Rodrigo Palacio sono le uniche vere punte in rosa attualmente, escludendo George Puscas che dovrebbe andare a giocare altrove). Pertanto, come ribadito sia da Fassone sia da Ausilio, la priorità è sostituire Lukas Podolski, trasferitosi al Galatasaray. Al di là dello svizzero, in questo reparto c'è bisogno di forse fresche, non certo di tagli.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 12 luglio 2015 alle 16:30
Autore: Redazione FcInterNews.it
vedi letture
Print