Chi ha l'Inter nel cuore e conosce ogni aspetto di questa società è sicuramente Cristian Eugen Chivu, ex difensore nerazzurro che ha lasciato il calcio giocato ufficialmente il 31 marzo 2014, quando insieme alla società comunicò la rescissione consensuale del contratto. In questa intervista esclusiva il campione rumeno analizza il momento della squadra di Roberto Mancini dopo la vittoria nel derby, considerando anche alcuni elementi in particolare che stanno vivendo delle situazioni agli antipodi.

Felipe Melo ha 'battezzato' questa nuova avventura con l'ottima prova di domenica sera, Gary Medel ha risposto anche da difensore centrale, mentre Andrea Ranocchia si ritrova ora a rincorrere una maglia da titolare, almeno ad oggi, lontana. Parola, quindi, al classe '80 di Reșița.

Dopo il derby vinto, come valuti il momento dell'Inter?
"C'è sempre da lavorare per migliorare, senza dubbio, anche perché sono arrivati tanti giocatori nuovi. Ma considerando la partenza in campionato credo che la strada intrapresa sia quella giusta. La squadra sta acquisendo fiducia e bisogna essere consapevoli di quanto si sta facendo. Ora bisogna continuare a lavorare, e così facendo sono sicuro che la stagione sarà molto positiva".

Scudetto traguardo possibile o è più realistico pensare alla Champions League?
"La società, l'allenatore e il gruppo sanno benissimo quale dovrà essere l'obiettivo di questa stagione. Credo però sia prematuro parlare di Scudetto, sono passate solamente tre giornate. Solo verso il mese di gennaio si avrà un quadro più chiaro delle squadre che potranno arrivare fino in fondo. L'Inter potrà fare benissimo, e il fatto di non giocare in Europa rappresenta sicuramente un grande vantaggio, si risparmieranno molte energie. Ripeto, a gennaio capiremo qualcosa di più, ma di sicuro la squadra è più forte rispetto a quelle degli ultimi anni".

Il mercato ha consegnato a Mancini Miranda e Murillo, a scapito di Ranocchia che ora deve inseguire una maglia da titolare: come valuti la situazione del difensore azzurro?
"Analizzando lo stato attuale delle cose, il momento che sta passando non è tra i più positivi, ma Andrea sa quello che vuole. Lo conosco bene e sarà sicuramente motivato per dimostrare di poter essere un titolare di questa Inter, quindi lotterà con i compagni per scendere in campo. Lui è un bravo difensore e può giocare, poi se le cose non dovessero cambiare prenderà la decisione migliore per il proprio futuro, confrontandosi anche con la società. Sicuramente ha bisogno di giocare, anche in vista dell'Europeo in Francia. Credo, però, che Mancini gli darà le giuste opportunità".

Tatticamente parlando, Juan Jesus sta ripercorrendo un po' le tue orme, passando dal ruolo di centrale a quello di terzino sinistro: credi possa essere una soluzione definitiva per la sua carriera?
"Dipenderà molto da lui, ma credo che un difensore voglia fare il difensore. E basta. Fisicamente ci sta in quel ruolo, ma ci sono vari aspetti da considerare quando si valuta una prestazione. Nel derby mi è piaciuto molto. Ovvio, non è l'identikit ideale a livello di spinta, ma in fase difensiva può sicuramente far bene".

Nonostante le perplessità che ne hanno accompagnato l'arrivo, sembra che Felipe Melo abbia già fatto ricredere gran parte del popolo interista.
"Mi ha particolarmente impressionato contro il Milan. Ha giocato con estrema tranquillità, dimostrando anche padronanza di palleggio e la solita 'prepotenza' quando c'è stato bisogno. Lo abbiamo conosciuto anni fa quando arrivò in Italia, ed è rimasto lo stesso tipo di giocatore".

Abbiamo citato Ranocchia poco fa, con Medel che di fatto ne ha preso il posto contro il Milan: il cileno impiegato come difensore centrale può essere un'opzione da riproporre anche in futuro?
"Non saprei, questo lo può sapere solo Mancini. L'allenatore saprà benissimo quali giocatori possono essere impiegati in più ruoli".

Un ritorno all'Inter di Chivu è difficile?
"Sarebbe una domanda da fare alla società, l'Inter è certamente nel mio cuore. E ovviamente mi piacerebbe tornare".

Sezione: Esclusive / Data: Mar 15 settembre 2015 alle 19:00
Autore: Francesco Fontana / Twitter: @fontafrancesco1
vedi letture
Print