Esordire da titolare a San Siro, in uno stadio che ha bruciato tantissimi giovani talenti e per di più in una sfida come il derby, mostrando un'ottima personalità e sbagliando poco o niente, non è da tutti. Assane Gnoukouri, però, centrocampista ivoriano classe ’96 dell’Inter, è riuscito a pieno nell’impresa. La redazione di FcInterNews.it ha contattato l’agente del calciatore, Damiano Drago, per raccogliere le sue impressioni sulla sfida del ‘Meazza’ e per conoscere la situazione contrattuale e le prospettive future del ragazzo.

Partiamo da domenica sera: era allo stadio? Che impressione le ha fatto Assane?
“Sì ero allo stadio. L’impressione è stata buona, me lo aspettavo. Non ha strafatto, non ha esagerato, ha giocato semplice… È stato bravo a capire cosa dover fare e non era semplice, considerato che esordiva in un derby. Mi ha dato una buona impressione”.

Si aspettava che il ragazzo potesse esordire già in questa stagione e giocare da titolare in una gara come il derby?
“Sinceramente ad inizio stagione avrei immaginato un esordio più di piacere che di necessità. Nel corso della stagione, però, Assane è migliorato molto e mi aspettavo il debutto già nella gara contro il Parma. Debutto che poi è avvenuto la settimana dopo contro il Verona, ma per necessità della squadra e non per ‘cortesia’. Ha molto più valore un esordio così”.

Com’è la situazione del calciatore a livello contrattuale? Si parla già di un rinnovo di contratto con relativo adeguamento. Sono stati avviati i contatti oppure al momento sono solo ipotesi?
“Il ragazzo ha un contratto professionistico con l’Inter fino al 2017. Per il rinnovo ne parleremo con il club, ma credo che sia anche interesse loro migliorare il contratto di Assane. Sono cose che vedremo in futuro”.

Ci sono possibilità di vederlo nella rosa dell'Inter nella prossima stagione oppure andrà a farsi le ossa altrove? Sono già arrivate offerte vista l’ottima stagione disputata?
“Questo ancora non saprei dirlo. Offerte a me non sono ancora giunte. Per quanto riguarda il prossimo anno credo che molto dipenda dal finale di stagione. Vedremo come si svilupperanno queste partite che mancano, il suo livello di impiego e come il calciatore risponderà qualora fosse schierato. Poi decideremo assieme con l’Inter qual è il progetto sportivo migliore per il ragazzo. Ovviamente il suo bene è anche il bene dell’Inter. Se lui può migliorare rimanendo con i nerazzurri bene, sarebbe la cosa migliore e farebbe molto piacere. Se poi, invece, dovrà andar via per trovare più spazio, si vedrà…”.

Con la Primavera di Stefano Vecchi ha iniziato da interno di centrocampo, salvo poi essere spostato davanti la difesa durante il Torneo di Viareggio. Qual è la sua posizione preferita?
“Quando un ragazzo ha qualità può giocare ovunque. Assane è un centrocampista e come ha detto anche Mancini può giocare sia da mezzala che davanti la difesa. Poi dipende da chi gli è accanto. Ieri non mi è dispiaciuto affatto in quel ruolo, non me lo aspettavo così. È stato ordinato, non ha mai lasciato D’Ambrosio solo, lo ha sempre aiutato nel raddoppio. A sinistra questo non è accaduto e Juan Jesus si è trovato spesso solo contro due uomini del Milan. Giocando semplice, facendo il suo, ha fatto bene. Anche da mezzala si è disimpegnato bene, però, secondo me, la soluzione ideale sarebbe davanti la difesa, ‘alla Pirlo’, con un 'Gattuso’ accanto a proteggerlo. In Primavera l’ho preferito davanti la difesa, anche se da intermedio ha comunque fatto bella figura, poi è Mancini che decide. Pur di giocare va bene tutto”.

Alla luce di questo, sabato sarà possibile vederlo proprio nella posizione di mediano, complice anche la squalifica di Medel?
“Sono giocatori diversi. Se Mancini continuerà con il 4-3-1-2 è più difficile che faccia un centrocampo con Assane, Kovacic ed Hernanes. Poi non bisogna dimenticare che rientreranno anche Guarin e Brozovic. Mancini saprà come fare… È dura. Spero che Assane giochi titolare, lo spera anche il ragazzo, ma è chiaro che sarà il mister a fare le scelte”.

Cosa ci puoi dire sul fratello minore di Assane? È un classe 2000 ma se ne parla già un gran bene…
“Gosso è come un piccolo nipotino per me. È un ragazzo di prospettiva. Se rimane umile, se non si monta la testa e continuerà ad impegnarsi al massimo diventerà sicuramente un calciatore importante”.

Sezione: Esclusive / Data: Mar 21 aprile 2015 alle 11:02
Autore: Lorenzo Peronaci / Twitter: @lorenzoperonaci
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