La Gazzetta dello Sport, con dovizia di particolari, spiega nel dettaglio come sia stato possibile per l'Inter spendere oltre 70 milioni per Gabriel Barbosa e Joao Mario nonostante i paletti del Fair Play Finanziario. Cinque risposte a cinque domande che fanno chiarezza. 

1) Quali sono le limitazioni dell’Uefa?
Nel maggio 2015 l’Inter ha firmato un settlement agreement che prevedeva una serie di imposizioni, come chiudere il bilancio 2015-16 con una perdita massima di 30 milioni e quello 2016-17 in pareggio: il primo step è stato raggiunto, il secondo l’Inter conta di centrarlo attivando nuovi contratti commerciali e quindi incrementando i ricavi. C’è poi una sanzione sportiva, relativa alle coppe.

2) La lista per l’Europa League subirà delle conseguenze?
Sì. Innanzitutto l’Inter potrà inserire al massimo 22 giocatori, anziché i canonici 25. Di questi dovranno essere formati 2 nel vivaio e 4 in Italia. Ma l’handicap maggiore è un altro: l’Inter dovrà rinunciare ad alcuni big perché il saldo tra cessioni e acquisti dovrà essere zero o positivo.

3) Come si calcola il saldo?
Il punto di partenza è l’ultima lista dell’Inter, quella con cui giocò l’Europa League nel 2014-15. L’Uefa ha imposto che ogni nuovo ingresso rispetto a quella lista dovrà essere compensato da un’uscita di pari valore. Con un accorgimento che riguarda i prestiti con obbligo di riscatto: nelle operazioni in entrata va conteggiato tutto come se si trattasse di un affare a titolo definitivo, in quelle in uscita solamente il provento del prestito. Da quella lista sono stati ceduti Kovacic (29 milioni), Guarin (13), Hernanes (11), Kuzmanovic (2), Obi (2), Juan Jesus (2 prestito), Dodò (1 prestito) per un ammontare di 60 milioni. A questi se ne aggiungono una trentina incassati da giovani (tipo Bonazzoli) che non facevano parte della lista A e che l’Uefa ha accettato di considerare nell’ottica della valorizzazione dei talenti. Totale cessioni 90 milioni. Ciò significa che l’Inter potrà inserire nella lista solamente giocatori i cui “cartellini”, sommati, non superino quota 90. Beninteso, anche i calciatori arrivati la scorsa stagione sono considerati nuovi innesti dall’Uefa. Rispetto alla vecchia lista, l’Inter ha acquistato Kondogbia (31 milioni), Jovetic (17 tra prestito e riscatto), Perisic (16), Miranda (4+11), Murillo (8), Brozovic (8), Felipe Melo (4), Eder (2+11), Ansaldi (7), Candreva (22) per un totale di circa 140 milioni. Con Joao Mario (45) e Gabigol (27,5) ormai fatti arriviamo a quasi 215 milioni spesi in acquisizioni. Il saldo è pesantemente negativo, 120-125 milioni.

4) Cosa succede quindi?
In teoria l’Inter potrebbe cedere alcuni giocatori che facevano parte dell’ultima lista Uefa e rientrare dal disavanzo, ma finirebbe con l’impoverire la rosa: un nonsense. Già da tempo i dirigenti hanno deciso di presentare una lista “monca” per l’Europa League, pur di non limitare gli investimenti in ottica Serie A. Così l’Inter dovrà lasciare fuori dalla coppa di sicuro Joao Mario e quasi certamente Gabigol: entrando infatti il brasiliano dovrebbero uscire, per esempio, Candreva e Brozovic. Jovetic è sul mercato e in ogni caso non farà parte della lista (come Erkin, preso però a costo zero). È probabile che venga sacrificato anche Kondogbia. In questo modo, sommando il valore dei quattro “cartellini”, si azzera il saldo acquisti-cessioni e i conti tornano.

5) Chi giocherà in Europa?
Quelli che disputarono l’ultima Europa League, come Icardi, Handanovic, Palacio, Medel, Nagatomo, D’Ambrosio, Ranocchia, Andreolli, Santon, Carrizo, Berni. Poi chi è arrivato a parametro zero: Banega e Biabiany, prezioso perché cresciuto nel vivaio nerazzurro e destinato a occupare una delle due caselle obbligatorie (l’altro sarà Santon). E infine i “nuovi” ingressi Murillo, Miranda, Perisic, Brozovic, Felipe Melo, Eder, Ansaldi, Candreva. Il ventiduesimo potrebbe essere il difensore centrale di riserva, che l’Inter sta cercando a costo zero.

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 27 agosto 2016 alle 08:30 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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