Frank de Boer, tecnico olandese dell'Inter, si presenta nella sala conferenze di San Siro per analizzare la partita pareggiata quest'oggi contro il Bologna. Queste le parole dell'allenatore nerazzurro, riprese dall'inviato di FcInterNews.it:

Cambiare un giocatore così giovane al 28' può comportare un problema di recupero morale dello stesso o è un segnale alla squadra?
"Quando un giocatore è nell'Inter, deve essere professionale e va trattato come un calciatore normale. Per me può sbagliare, nessun problema. Ma quando abbiamo già parlato di questo, deve ascoltare. Per me è anche un segnale per la squadra, non posso accettare questa situazione, specialmente quando ne abbiamo parlato poche ore prima. Se sei spalle alla porta devi giocare semplice. C'era un fallo ma per me non è importante. Hai due compagni liberi, gioca facile, per me è normale. Ne abbiamo parlato diverse volte, deve sentire".

Inter-Palermo, 1-1 con i fischi. Oggi stesso risultato ma applausi.
"Abbiamo perso due punti ma per me è sempre importante una squadra che lavora duramente. Oggi ho visto una squadra che vuole lavorare duro. Solo nei primi 20 minuti non abbiamo giocato bene, eravamo nervosi e dopo il gol del Bologna è cambiata la partita. Avremmo meritato più di un solo punto ma è andata così".

Cosa manca per l'ulteriore salto di qualità?
"Alcuni giocatori devono disputare molte più partite, come Senna Miangue e Gnoukouri. Sono molto giovani e per me hanno fatto una partita molto buona. Anche Ranocchia avrebbe meritato il gol perché ha giocate bene. Questa mattina abbiamo dovuto cambiare due giocatori e forse questo all'inizio è pesato sulla testa della squadra".

Pensa che Joao Mario e Murillo potranno tornare disponibili rapidamente? Ha parlato con Kondogbia per evitare di bruciarlo?
"Per me non è giovane a 23 anni, lo è a 19-20 anni. Sei un professionista e tratto i giocatori allo stesso modo. Anche lui. Non ho ancora parlato con Kondogbia, lo farò domani sicuramente. Murillo ha un problema alla schiena e Joao Mario al polpaccio, oggi non sappiamo ancora i tempi di recupero".

Si aspettava un Banega più dentro la squadra?
"Nella seconda parte della partita ha incontrato difficoltà, per me era stanco. Ho cambiato, è normale perché ha giocato molto. Per la nostra squadra è molto importante, oggi però non ha disputato la sua miglior prestazione ma nessun problema".

Come giudica la prova di Gabriel Barbosa?
"Poteva fare meglio ma per me non è un problema, deve ancora capire come gioca la squadra e conoscere i compagni. Tutti i giocatori per me sono importanti, non solo Gabriel. Oggi ho visto molti giocatori importanti come Assane e Miangue. Giocare la prima volta in un nuovo ambiente non è facile, normale un po' di nervosismo".

Gnoukouri e Miangue sono come due nuovi acquisti? Preoccupato dal calo fisico nella ripresa?
"Capita a qualche giocatore come Santon che ha giocato molte partite. Ever (Banega, ndr) nella ripresa ha avuto un problema fisico e l'ho sostituito. Normale dopo tante partite. Bisogna fare in modo che tutti stiano bene fisicamente, per esempio Joao Mario, dal nulla, si è infortunato e ci possono essere altri problemi ad altri giocatori. Ma ho molta fiducia in loro dal punto di vista fisico. Gnoukouri e Miangue hanno dato buoni segnali allo staff tecnico, quando un giocatore lavora duro e ha la chance di giocare, io gliela do. Hanno fatto entrambi molto bene".

La sostituzione di Kondogbia la fa diventare un allenatore molto severo. Le piace questa etichetta? Aveva già preso una decisione simile in Olanda?
"Non voglio essere considerato duro, però ci sono momenti in cui un allenatore deve prendere una decisione drastica. Per me oggi è stato così, quando un giocatore non vuole ascoltarti devo mandare un segnale a lui e a tutta la squadra".

Pensa di convocare Brozovic in Europa League?
"Devo ancora parlarne lunedì e lui deve dimostrare di essere cambiato. Domani parlerò con lui e poi deciderò".

La prossima partita rivedrà Totti. Che ricordi ha di lui?
"Mi ha sconfitto quando giuocavo nel Barcellona, abbiamo perso 3-0. Per me è un giocatore fantastico. Italia-Olanda? Non ricordo, ero titolare ad Amsterdam ma non ricordo".

FcIN - Giovedì impegno importante in Europa, pensa di adottare lo stesso tipo di turn over applicato con l'Hapoel?
"No no, ora per me i giocatori stanno fisicamente molto bene, non penso di doverne cambiare molti. Ma ogni giorno bisogna vedere il loro stato fisico".

Perché la fiducia in Ranocchia?
"Sta lavorando duramente in allenamento, io tratto i giocatori sempre allo stesso modo. Voglio dare fiducia a certi giocatori quando lavorano bene. Quando un centrale è infortunato lo faccio giocare perché merita".

Che differenza c'è tra A ed Eredivisie?
"Difficile fare confronti dopo solo un mese, ma posso dire che quello italiano è un campionato in cui girano più soldi e dove ci sono calciatori più importanti. Un torneo dove la pressione e la passione si sentono di più".

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 25 settembre 2016 alle 18:21 / Fonte: Dall'inviato a San Siro
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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