Se non fossero bastate le voci relative ad importanti interessamenti di calciomercato, la doppietta al ChievoVerona ha completamente mandato in auge il nome di Lucas Torreira nel panorama calcistico nazionale. Il giovane volante della Sampdoria ha dato una grossa mano ai suoi compagni nel match con i clivensi, e non solo per i due gol. Sul ragazzo ci sarebbe da qualche tempo, stando ad alcune indiscrezioni giornalistiche, l’attenzione dell’Inter, più in ottica giugno che per gennaio. Da qui a parlare di trattativa molto ben avviata, comunque, ce ne passa.

Torreira nasce l’11 febbraio del 1996 a Fray Bentos, in Uruguay,  capitale dello Stato del Rio Negro situata a pochissimi chilometri dalla lunghissima linea di confine con l’Argentina. Da calciatore il suo percorso giovanile non è quello del predestinato, visto che fino a diciassette anni milita nella piccola realtà della Institución Atlética 18 de Julio, academy calcistica della città. Il suo talento non passa però inosservato a un amico, che gli consiglia di sottoporsi a un provino per i Montevideo Wanderers, ex squadra anche di Cavani e Camoranesi. Il test è superato con successo, con Lucas che entra così a far parte delle giovanili bianconere. Per lui inizia una nuova vita, lontano dalla casa famigliare e nel segno dell’inseguimento di un sogno. Un’esistenza con nuovi sacrifici e nuove esperienze, coronata poco tempo dopo dalla convocazione nella Nazionale U17. Questo ragazzo, pare evidente, ha davvero delle doti notevoli.

Dopo qualche mese il sogno assume un sapore europeo, italiano più nello specifico. Torreira è infatti scelto assieme ad altri quattro ragazzi uruguayani per sostenere un periodo di prova al Pescara, grazie anche all’intermediazione del presidente del Wandereres Mesa, detentore del 10% delle quote societarie della squadra abruzzese. Uno su cinque ce la fa, gli altri tornano a casa: è proprio Lucas il prescelto. Il periodo di prova stupì tutti positivamente, in primis l’allora ds Repetto, futuro vice di Marco Baroni nella gestione che lancerà in prima squadra il classe '96. Il suo mentore, a dire il vero, sarà comunque un altro. L’uruguagio inizia il suo percorso nel Bel Paese da seconda punta o trequartista, ruolo in cui era cresciuto come calciatore in patria. Gli inizi non sono semplici, anche perché fino a marzo non ci sono le condizioni per permettergli di scendere in campo in gare ufficiali. Federico Giampaolo, fratello del suo attuale tecnico alla Samp, lo schiera in spezzoni di gara, durante cui viene ripagato anche da 3 reti. Non abbastanza da meritare una maglia da titolare fisso, perché questo accadrà solo nell’ultima giornata a Terni, partita in cui il Pescara concluderà una stagione assai poco ricca di soddisfazioni.

L’anno dopo è però quello della svolta, con il ragazzo che diventa titolare fisso nella formazione di un nuovo allenatore, Massimo Oddo. Lucas diviene un punto di riferimento della Primavera in poco tempo, tanto da guadagnarsi numerose convocazioni in prima squadra. La svolta definitiva arriva con il passaggio ad allenatore della prima squadra di Oddo, che lo butta nella mischia nonostante il Pescara si giochi la Serie A. Anche nei playoff tre su tre da titolare, ma i sogni di promozione svaniscono nella doppia finale col Bologna. Le sue prestazioni non passano inosservate alla dirigenza della Sampdoria, che ne acquista le prestazioni per due milioni di euro, lasciandogli poi la possibilità di maturare nuove competenze e abilità in biancoazzurro. La gioia della promozione, rimandata a giugno, arriva l’anno dopo, sempre tramite i playoff. Il giovane mediano sudamericano si mette in mostra, giocando buona parte delle gare e svolgendo un ruolo attivo nell’economia della squadra, segnando anche quattro gol (di cui uno nella prima gara dei playoff giocatasi al Piola di Novara).

Lucas è ormai pronto per il grande salto, la Sampdoria ci punta forte.  Marco Giampaolo non lo toglie quasi mai, sin dal primo anno, anche a costo di mettere in panchina il tanto atteso Cigarini, giunto a Bogliasco dopo cinque anni trascorsi all’Atalanta. Torreira cresce in modo esponenziale, stupendo tutti per la grande affidabilità dimostrata in campo.
Il resto è storia più recente, con il ragazzo che è al centro di numerosi interessi di mercato e apprezzamenti, nonostante abbia avuto qualche momento di flessione ad inizio anno. Oltre all'Inter, al momento favorita nella corsa per le sue prestazioni, ci sono anche Atletico Madrid e Juventus, che lo seguono da tempo. La recente doppietta al ChievoVerona, ha definitivamente acceso i riflettori su di lui. In attesa, peraltro, di una chiamata dal selezionatore della Celeste Oscar Tabarez, che facendolo giocare in una gara ufficiale dell'Uruguay fugherebbe anche la possibilità (per ora remota) di vederlo giocare nella Spagna essendo Torreira dotato di doppio passaporto.

Dal punto di vista delle caratteristiche tecniche, Lucas Torreira è ascrivibile a quell’elenco di centrocampisti, spesso anche sudamericani, dotati di garra e tecnica, in grado di assimilare perfettamente qualità e quantità. Bravo nella giocata di prima e nella capacità di gestire con grande qualità i tempi della manovra della squadra, utilizza spesso una buona dose di fantasia e imprevedibilità per disorientare gli avversari di fronte allo sviluppo della manovra. Preciso negli scambi stretti ma anche amante della verticalità, risulta davvero una garanzia per il gioco della Sampdoria. Torreira sa anche farsi rispettare nei contrasti e nella fase difensiva, essendo sempre pronto a dar manforte ai compagni del reparto arretrato. Ovviamente vi sono anche aspetti in cui bisogna crescere per completarsi ad alti livelli, ma il tempo è dalla sua parte e tutto lascia presagire che il club che lo strapperà alla Sampdoria farà una grande operazione di mercato.

Filippo Maggi

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 02 novembre 2017 alle 08:30
Autore: Redazione FcInterNews / Twitter: @FcInterNewsIt
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