Ecco i primi frutti del piano quinquennale studiato dalla nuova proprietà al momento dell'insediamento. Se un anno fa il bilancio consolidato era in passivo di ben 140,9 milioni di euro, adesso le previsioni parlano di un netto ridimensionamento e le mancanze dovrebbero toccare una quota tra i 50 e i 60 milioni. Un netto passo avanti rispetto alle ultime stagioni da incubo sotto il profilo finanziario.

La situazione viene descritta nel dettaglio dal Corriere dello Sport: "Dopo l’approvazione dell’assemblea degli azionisti, i conti nerazzurri finiranno in mano all’Uefa che naturalmente li dovrà analizzare con attenzione, ma, al netto delle spese che Nyon considera virtuose (gli investimenti sul settore giovanile, quelli per il miglioramento delle strutture oltre ai soldi della multa già pagati), c’è già la certezza che l’obiettivo di chiudere a -30 milioni è stato raggiunto - si legge -. Questo vuol dire che il club non si vedrà decurtati dai proventi della prossima Europa League altri soldi (7 milioni sarebbe stato l’importo della nuova sanzione)". Insomma, un successo su tutta la linea per Thohir e Bolingbroke, primi artefici del nuovo corso.

Prossimo step la parità di bilancio da conquistare entro il prossimo 30 giugno. "Complicato, ma non impossibile perché nei libri contabili del 2016-17 finiranno anche i soldi in arrivo dall’Uefa per la partecipazione all’Europa League (ecco un motivo in più per andare più avanti possibile...) e soprattutto perché i ricavi saranno in crescita, addirittura supereranno i 200 milioni, con un incremento di una ventina di milioni rispetto al 2015-16. La top 10 dei club europei è ancora lontana, ma la strada imboccata è quella giusta", conferma il quotidiano romano. In tal senso, da registrare la grande macchina organizzativa messa in moto da Suning, che sta cercando nuove sponsorizzazioni in Cina e, non a caso, l'Inter potrebbe aprire un paio di uffici proprio nel Paese di Zhang, in modo da avere un appoggio stabile e garantirsi ritorni economici anche grazie ai diritti d'immagine dei suoi giocatori. Senza contare i proventi derivanti dal naming della Pinetina o del centro Facchetti, quelli in arrivo dal marchio suning.com, dallo sponsor della maglia da allenamento o dal merchandising che in Cina sta avendo successo.  

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 28 settembre 2016 alle 08:30 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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