Intervistato da 'Extra Time', settimanale della Gazzetta dello Sport, l'attuale allenatore del Porto ed ex calciatore anche dell'Inter, Sergio Conceiçao, ha raccontato anche la sua esperienza al Braga dove lanciò un giovanissimo Dalbert Henrique, oggi terzino nerazzurro: “Bella stagione. In finale di Coppa di Portogallo dopo 17 anni, purtroppo persa ai rigori con lo Sporting, e quarto posto in Liga alle spalle delle tre big. Cambiai il mio modo di allenare proprio tra Braga e Vitória Guimarães. Esperienze non facili, ma importanti. Lì, i giovani, vanno lanciati”.

E oggi uno è all'Inter.
“Dalbert fu una mia intuizione. Giocava poco nella Squadra B del Vitória, ma la qualità c’era. Bisognava solo lavorarci. In poco tempo si è ritrovato al Nizza, dodici mesi dopo all’Inter. Bel giocatore, fisico e tecnico. Deve migliorare dietro, ma alla sua età è normale. In Italia può farcela”.

Oltre a studiarla, pensa alla Serie A… in altro modo?
“Mi è rimasta nel cuore dopo gli anni di Roma, Parma e Milano. Voglio tornare, anche se non escludo la Premier che mi affascina. Ma c'è tempo, prima devo far bene col Porto. Se vincessi avrei una sorta di ‘lasciapassare’ per le big in Europa. Italia compresa”.

A Oporto l’occasione per il salto, come Mourinho a suo tempo: pressione?
“Ma quella giusta, quella che fa bene senza la quale sarebbe impossibile arrivare al top. Sono cresciuto in una famiglia umile, a volte faticavamo a mangiare. La paura, sportivamente parlando, per me non esiste”.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 10 ottobre 2017 alle 11:10
Autore: Redazione FcInterNews.it
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