"Giocando come ieri sera, non arriviamo neanche tra le prime sette". Antonio Candreva prova a ridestare l'ambiente nerazzurro dopo la sconfitta rimediata dalla squadra di De Boer sul campo dello Sparta Praga. "Non so cosa ci stia succedendo - ha spiegato l'esterno nerazzurro a Radio Deejay -. Ieri è stata un'altra figuraccia: in Europa League secondo me non abbiamo proprio giocato. In campionato non siamo partiti benissimo, ma almeno abbiamo fatto vedere un bel calcio. Io pretendo sempre il massimo da me stesso, non sono uno abituato a giocare da 6: voglio sempre migliorarmi e così deve pensare tutta la squadra".

A cosa può puntare questa Inter? "Se giochiamo come ieri sera, non arriviamo neanche tra le prime sette. Scherzi a parte, il nostro obiettivo deve essere quello di raggiungere la Champions League". Tra gli aspetti positivi c'è il feeling con Mauro Icardi. "Sono all'Inter da un mese o poco più e già con lui ci intendiamo a meraviglia. È un attaccante straordinario: è sì merito mio, ma anche lui è bravo a ottimizzare i miei cross".

Tornando sulla sua crescita alla Lazio, Candreva ha ammesso che la svolta tattica è arrivata grazie a Petkovic e a Reja: "Negli ultimi mesi della stagione mister Reja infatti mi provò da esterno alto e da lì in poi non mi sono mosso da quella posizione. Non mi aspettavo di fare tutti questi gol negli ultimi campionati, non avevo mai avuto le caratteristiche del goleador: ero più uno che mandava in gol il compagno, poi ho scoperto che potevo tirare anch'io e che la precisione del calcio era nelle mie corde. Meglio così, i numeri mi danno ragione".

Sezione: Copertina / Data: Ven 30 settembre 2016 alle 21:33
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
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