Borja Valero, reduce dal suo primo gol con la maglia dell'Inter, parla ai microfoni della rivista Marca Plus del suo approdo in nerazzurro. "Quando mi hanno chiamato, mi hanno chiesto di fare esattamente quello che facevo alla Fiorentina, ovvero essere costante e fare bene il mio lavoro. Io sono un operaio del calcio. Ero convinto che avrei chiuso la carriera a Firenze ma si sono venute a creare tutte le condizioni per venire all'Inter e so di essere fortunato ad avere avuto questa chance alla mia età".

A proposito del suo addio a Firenze, lo spagnolo ha aggiunto: "Pantaleo Corvino aveva un modo di pensare diverso dal mio, non andavamo d'accordo e il rapporto si è rotto. Non potevo rimanere in un posto dove non andavo d'accordo con quello che era il mio capo. Così ho deciso di ascoltare le varie offerte; Luciano Spalletti è stato quello che ha insistito per avermi, mi ha dato molta fiducia. Non è stata una questione di soldi, altrimenti sarei andato in Cina il Natale scorso, mi offrivano tre volte quello che mi ha offerto l'Inter. Con i tifosi gigliati mi sono lasciato bene, perché hanno capito la mia posizione. Sono stato sincero con loro e quando le cose si sono messe male loro sono sempre stati dalla mia parte. Ma io davo per scontato il fatto che avrei chiuso a Firenze. L'idea di lasciare la città mi dava quasi le vertigini. Sono uscito dalla mia zona di comfort ma questa è stata anche una motivazione in più per cambiare, perché si pensa che alla mia età un giocatore è già in fase calante. E invece venendo all'Inter ho fatto un passo avanti".

Borja Valero parla anche del modo di giocare dell'Inter: "Giochiamo con due centrocampisti centrali e il mio compito è dare un contributo nel possesso palla e fare assist sulla trequarti. E' molto diverso rispetto alla Fiorentina, ci sono grandi aspettative e da molti anni non si vince nulla. C'è molta pressione e devo adattarmi". Nel corso dell'intervista viene anche scongiurata l'ipotesi Diego Pablo Simeone tecnico nerazzurro: "Penso sia una supposizione che proviene dalla Spagna. Qui si sa soltanto che per adesso, il Cholo sta bene all'Atletico Madrid". 

In che momento si è sentito al top della forma? "Può darsi che sia in questo momento. Alla fine, il corpo ha i suoi limiti, ma io penso di vivere un gran momento. Quello che non mi va è far capire che non mi sento bene e volerlo rendere noto. Devo essere giusto con me stesso. Ci sono dei momenti in cui pensi ad altre cose oltre al calcio, e anche se penso sia il sogno di molti, psicologicamente pesa. Ma siamo gente talmente ben pagata che non possiamo lamentarci. A volte non sopporti questo mondo, ma a me per ora non è mai successo. Cosa farò dopo? Vorrei riprendere gli studi, ho lasciato troppo presto. Vorrei prendere il baccalaureato di lettere e dedicarmi alla famiglia. C'è molto da fare nella vita e mi vedo capace di fare molte cose. So che, se non fossi stato calciatore, avrei potuto fare qualunque cosa, ne sono certo".

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 01 novembre 2017 alle 14:00
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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