Inter e Atalanta lontane dal terzo posto, ma non ancora tagliate fuori del tutto. Beppe Bergomi, intervistato da Tuttosport, presenta la sfida di domani a San Siro tra la squadra di Pioli e quella di Gasperini.

L'Atalanta è la sorpresa del campionato, ma la rimonta dell'Inter si può considerare altrettanto sorprendente? 
"Non voglio sminuire il lavoro di Pioli, è un amico e sta facendo benissimo. Ma davanti a lui c'era spazio per rimontare e vista la bontà della rosa c'erano tutte le condizioni per farlo. Detto questo, Pioli ha migliorato i singoli e la rosa in generale". 
 
Passiamo al campo. Pioli ha tenuto a riposo Murillo contro il Cagliari e potrebbe riproporlo da terzino destro per una difesa che potrebbe così variare durante la partita, passando da tre a quattro. Lei inserirebbe il colombiano o lascerebbe la retroguardia con D'Ambrosio e Ansaldi terzini? 
"Abbiamo visto anche con la Roma che Murillo sul centrodestra soffre contro uno rapido: allora c'era Nainggolan, domani ci sarà Gomez. Io penso che per esaltare le qualità che l'Inter ha in attacco, la difesa a quattro sia la soluzione migliore. Candreva con la copertura alla spalle di un terzino può crossare, accentrarsi, andare fra le linee e permettere al terzino stesso di inserirsi. L'Inter deve vincere, gioca in casa e deve fare la partita. La difesa a quattro dà maggiori garanzie. Io non cambierei la formazione di Cagliari". 
 
L'Inter con la Roma ha sofferto il gioco di Nainggolan. In questo senso due incursori come Kessie e Kurtic possono fare male? 
"Bisognerà capire se Kurtic farà l'esterno in un 3-4-3 o giocherà più da trequartista. L'Inter non ha un regista basso, quindi penso che Kurtic andrà più sull'esterno non dovendo marcare. Per l'Inter sarà però determinante bloccare Kessié, ci vorrà una grande prova di Gagliardini e Kondogbia". 
 
Candreva e Spinazzola da una parte, Perisic e Conti dall'altra: altri duelli chiavi? 
"Sì, assolutamente. Se l'Inter dovesse schierarsi col 3-4-2-1 come con la Roma, avrà difficoltà a contenere Spinazzola. Ma se sarà 4-2-3-1 occhio a Perisic: il croato se non deve coprire 80 metri, è devastante e Conti, bravo a spingere, non lo è altrettanto nella fase difensiva. Se Toloi saprà staccarsi dai tre dietro e chiedere su Perisic, bene, altrimenti in quella zona l'Inter potrà colpire". 
 
Prima parlava di Banega determinante. 
"Sì, perché se riesce a incidere, costringerà uno dei tre centrali dell'Atalanta a uscire, lasciando così spazio a Icardi e gli altri. Per farlo, però, l'Inter dovrà tenere il pallino del gioco, altrimenti correrà dietro a quelli dell'Atalanta". 
 
Rimane Icardi. 
"Se avesse giocato le due gare in cui è stato squalificato, avrebbe almeno un paio di gol in più e lotterebbe per la classifica marcatori con Belotti, Higuan e Dzeko. Icardi segna e fa segnare, ma deve riuscire a entrare di più nella manovra con maggiori movimenti ad allargare e incontro, oltre che in profondità. Detto ciò, queste manchevolezze si possono perdonare perché è forte, segna e in area rimane un maestro".

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 11 marzo 2017 alle 10:40 / Fonte: Tuttosport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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