Intervistato da Sky Sport, il vice-direttore dell'Inter, nonché braccio destro di Piero Ausilio e Beppe Marotta, Dario Baccin ha ampiamente parlato dell'Inter di oggi e di domani, dando qualche piccola indicazione sulle manovre di mercato che caratterizzeranno la sessione in arrivo.
Date l’idea un gruppo unico, anche voi dirigenza. È quello uno dei segreti?
“Sicuramente è un gruppo di lavoro che sta funzionando bene. Siamo insieme da molti anni e questo sicuramente ci agevola nel lavoro quotidiano. Siamo in una parte apicale di una struttura molto più ampia che sta lavorando da molto tempo e i risultati credo si vedano e sono la naturale conseguenza di tutti gli sforzi che ogni giorno stiamo facendo”.
Sul mercato vi siete già portati avanti con Zielisnki e Taremi. Che percezione avete sul mercato di quest’anno?
"Ovviamente come in tutte le sessioni di mercato ci saranno delle difficoltà anche quest’anno. Sappiamo che questo è un gruppo che ha fatto molto bene quindi ci sarà da toccare la rosa il meno possibile. Siamo orgogliosi di aver messo nel nostro organico due giocatori come Taremi e Zielinski e, ripeto, siamo orgogliosi che ci abbiano scelto. Chiaramente ci saranno dei cambiamenti fisiologici, però lavoreremo per dare al mister e al suo staff giocatori funzionali e adatti al nostro progetto che vogliamo sia vincente anche in futuro".
Su Inzaghi.
“Ho la fortuna di conoscere Simone da oltre dieci anni perché ci siamo incontrati tante volte quando lui allenava le giovanili della Lazio e io ero a Palermo. Devo dire che non ha mai perso l’umiltà che lo ha sempre contraddistinto, è una persona molto per bene, è un buono ma allo stesso tempo deciso. Ha una passione smisurata per il lavoro e per il calcio, e ha una conoscenza maniacale di tutti gli aspetti che riguardano il calcio. Mette sempre grande attenzione anche quando guardiamo partite che non riguardano l’Inter. Ci sono stati momenti di difficoltà e credo che la sua bravura e del suo staff è essere rimasti sempre molto compatti e superare questi momenti”.
Come si fa a scoprire talenti nel 2024?
“L’organizzazione del lavoro principalmente fa tanto. Abbiamo una struttura di professionisti guidati principalmente da Piero e da me e seguiamo moltissimi campionati del mondo, live e in video. Abbiamo ovviamente una rete molto fitta di conoscenze che ci permette magari di avere tante volte notizie in anticipo, poi tante volte ci si riesce a concludere operazioni, tante volte no. Ma cerchiamo di essere quanto più presenti possibili sul mercato di tutto il mondo”.
Come è cambiato il mercato in Sudamerica?
“Il Sudamerica è sempre ricco di giocatori interessanti. Dopo una crisi, durata fino a qualche anno fa dove si faceva un po’ più fatica, sono tornati i grandi talenti. Giocatori potenzialmente molto validi da vari Paesi del Sudamerica che si sono strutturati: sono cresciute nuove agenzie di procuratori, sono aumentati i direttori sportivi… E questo rende molto più complicato andare lì a prendere giocatori a prezzi competitivi. Le squadre inglesi e tedesche si muovono molto in anticipo, probabilmente grazie alle agevolazioni che hanno con i regolamenti riguardo gli extracomunitari e riescono a mettere budget che per noi sono impensabili. Continuiamo a insistere in quelle zone perché siamo sicuri che continueremo a trovare qualcosa di buono anche in futuro".
Qualche giocatore individuato in passato c’è, come ad esempio Julian Alvarez o Mateo Retegui. Qual è la difficoltà a prendere dei giocatori di valore internazionale anche se individuati in anticipo?
"Hai fatto due nomi che abbiamo seguito in passato anche in maniera approfondita. È chiaro poi che per portare a termine un’operazione ci devono essere dei parametri che coincidono in quel momento e dei profili che coincidono con le necessità del nostro organico. Erano due giocatori che ci piacevano, ma poi non è stato possibile portarli a Milano. Siamo contenti per coloro che sono riusciti a portali nei loro club".
Bisseck come siete riusciti ad individuarlo?
"Era in una short list nostra, abbiamo iniziato a seguirlo, lo abbiamo visto da vicino e dopo un colloquio interno abbiamo deciso di andare su di lui. Giocatore giovane e dalle grandi potenzialità. Il suo impatto con il nostro ambiente è stato incredibile, si è calato con un’intelligenza che ci ha colpiti e siamo molto contenti di lui".
Su Thuram. C’è qualcosa che ti viene in mente su di lui?
"Sul capitolo Marcus bisogna tornare al discorso sinergia che si respira anche a livello dirigenziale. Devo dire che la cosa che ha colpito inizialmente è stata la condivisione del fatto che avendo giocato contro di lui con il Gladbach. Avevamo in comune l’idea che avesse caratteristiche anche diverse rispetto al ruolo in cui era stato utilizzato fino a quel momento e questo ci ha trovato subito d’accordo. Tutto quello che è venuto dopo è stata diretta conseguenza delle trattative che si fanno. Purtroppo c’è stato l’infortunio che non ci ha permesso di prenderlo la prima volta, siamo contenti che Marcus ci abbia scelto lo scorso giugno perché non si può nascondere il fatto che c’erano altri 3-4 club a livello mondiale che lo volevano. Il fatto che abbia scelto Milano e l’Inter ci rende orgogliosi".
C’è qualche giovane della Primavera pronto per Inzaghi per la prossima stagione?
"Intanto voglio fare i complimenti alla squadra Primavera perché ha fatto un ottimo percorso anche quest’anno. Un grande plauso va a Chivu e al suo staff per il lavoro portato avanti. Abbiamo una squadra di grande talento e potenzialità, ovviamente il percorso per portarli in prima squadra non è semplice ma siamo convinti che anche quest’anno abbiamo del potenziale importante come quello avuto negli scorsi anni".
Su Carboni, Oristanio e gli altri giovani in prestito...
"Intanto sono contento per loro, hai nominato giocatori che sono cresciuti con noi, ma penso anche ad altri giocatori che ora si stanno affermando altrove come Satriano, Zanotti, i fratelli Esposito, Stankovic, l’altro fratello Carboni… Sono tanti i giocatori che stanno facendo un percorso importante che seguiamo. Anche Zhang è sempre molto attento e partecipe a questi aspetti, l’obbiettivo è quello di avere quanti più giocatori possibili che crescono all’interno della nostra squadra. Non è semplice ma sono convinto che con tempo, lavorando e buona volontà si possono dare opportunità importanti a questi ragazzi molto, molto bravi".
C’è un’operazione per cui vai più fiero? E cosa vorresti per il futuro?
"Quella per cui vado più fiero è la prossima che andremo a fare. Per quanto riguarda un sogno, personalmente se penso ad un’operazione penso ad un’operazione in cui andrò a prendere un nuovo Zanetti. Ovvero un giocatore in Italia piuttosto che all’estero che possa vestire la nostra maglia da quando ha 17 anni fino a fine carriera con un percorso importante come quello di Javier".
Bento può essere il nuovo Sommer?
"Noi siamo assolutamente contenti dei portieri che abbiamo avuto quest’anno. È chiaro che pensando al futuro Bento è uno dei nomi che stiamo valutando e che stiamo osservando da vicino. Si sta valorizzando tantissimo, sta facendo un ottimo percorso, ma è un po’ prematuro parlare in maniera approfondita di lui. Sicuramente è uno dei 2-3 portieri giovani di prospettiva che seguiamo con attenzione".
Sarà l’estate dei rinnovi di Inzaghi, Barella e Lautaro?
"Sì, stiamo lavorando in modo tale che ci sia la volontà reciproca di andare avanti insieme. E c’è. Ci sono dei numeri da sistemare ma quando si parte da rapporti così solidi e le volontà comuni, problemi non ce ne saranno. Ovviamente per ognuno c’è un tempo prestabilito ma credo che possiamo andare avanti con tutti in maniera da farci tutti contenti".
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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