Sedicesimi di Europa League conquistati e sorrisi in casa nerazzurra, dopo un match che fa morale e che 'prepara' l'Inter di mister Mancini per la difficile trasferta di campionato sul campo della Roma. Con la squalifica del tecnico jesino, tocca al direttore sportivo Piero Ausilio presentarsi nella consueta conferenza post match, per analizzare la vittoria contro gli ucraini del Dnipro. Di seguito, per i lettori di FcInterNews, le dichiarazioni del dirigente napoletano, riprese dall'inviato allo stadio Giuseppe Meazza di Milano.

FcIN - A parte il rigore fallito, anche per la bravura di Handanovic, Konoplyanka ha mostrato le proprie grandi qualità. Secondo lei potrebbe far comodo a questa Inter? Il classe '89 è un obiettivo concreto?
"Konopljanka è un buonissimo giocatore, ma il discorso vale per lui come per altri giocatori. L'ucraino ha fatto bene sia oggi che all'andata, dimostrando le proprie qualità, all'interno di una squadra, comunque, ottima. Aver vinto in dieci uomini aumenta il valore della nostra prestazione, mentre il gioco lo valuteremo più avanti".

FcIN - Come arriva la squadra a una trasferta difficile come quella di Roma?
"Alla Roma pensermo da domattina. Ora siamo primi matematicamente nel girone di Europa League, una posizione che ci permetterà di dedicarci al meglio al campionato. Siamo stati bravissimi in questo girone, avendo così la possibilità di giocare l'ultimo match senza particolari problemi di classifica".

Quanto è importante il recupero di Osvaldo? Per quanto riguarda il reparto d'attacco, sarà necessario intervenire a gennaio?
"Purtroppo Pablo è stato fuori per infortunio, ma quando ha giocato ha sempre fatto bene e non deve dimostrare nulla a nessuno. Siamo felici di averlo recuperato, aveva bisogno solamente di lavorare con continuità per ritrovare la condizione migliore. Oggi ha fatto vedere di esserci e di poter meritare una maglia da qui alla fine del campionato. Per quanto riguarda il mercato, faccio fatica a parlare. Oggi sono qui per sostituire il mister, ma non credo sia il momento adatto per parlare di trattative".

Dodò potrebbe essere utile impiegato in una posizione più avanzata?
"Con il lavoro tutto è possibile, e non escludo che questa possa essere una possibilità per il futuro. Ha tecnica e corsa per poter essere impiegato anche più avanti, è giovane e ha tanta voglia di crescere. Può essere una soluzione".

Ultimamente Ranocchia è apparso un po' in difficoltà. Qual è il problema?
"Non ho visto un Ranocchia così in difficoltà come dite, anche se stasera non è stata la miglior partita. Questo è giusto ammetterlo. Ma se penso al match contro il Milan, oltre a quello con la Nazionale, dico di aver visto un giocatore importante, che vuole diventare un leader di questa squadra. E non solo per la fascia che porta al braccio. Oggi contava vincere, sapevamo quanto sarebbe stato importante passare già oggi il turno, e poi in dieci non è mai facile. Ranocchia ha giocato una gara non proprio brillante, ma è un episodio isolato".

Nagatomo potrebbe operarsi alla spalla, considerando che il problema si presenta in numerose occasioni?
"Dalle prime informazioni che ho avuto non mi risulta che l'operazione sarà presa in considerazione. Da quanto ho capito è scongiurato l'intervento e non dovrebbe essere un problema grave".

Handanovic maestro nei rigori. Che idea si è fatto delle sue prestazioni?
"Sarebbe meglio che non venissero assegnati rigori contro, questa è la premessa. Ma con un portiere come lui direi che si parte con ottime sensazioni. Le sue statistiche sono strepitose, ma ripeto: sarebbe meglio non subirli i calci di rigore. Handanovic è un professionista serio, non c'è casualità dietro ai suoi numeri. Tutto è frutto del suo lavoro".

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 27 novembre 2014 alle 23:41 / Fonte: Milano - Dall'inviato allo stadio Giuseppe Meazza
Autore: Francesco Fontana / Twitter: @fontafrancesco1
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